Serie A, 32^ giornata: il Napoli non molla il Milan

di Redazione

Hamsik e LavezziIl Napoli sogna fino al fischio finale del posticipo Fiorentina-Milan ma la squadra di Allegri non fa passi falsi e batte la Fiorentina 2-1 e si conferma in testa alla classifica, con 3 punti di vantaggio sui rivali diretti e 5 sull’Inter.

La partita di Firenze è stata decisa dai gol di Seedorf e Pato per i rossoneri, e un autogol di Gattuso per la Fiorentina. Espulso Ibra. Nella zona alta anche la Lazio non perde terreno, grazie al successo per 2 a 0 sul Parma. Nelle retrovie invece passo falso della Sampdoria, sconfitta in casa dal Lecce, che si trova così a un punto solo dalla zona salvezza, davanti al Cesena, che strappa un pareggio sul campo del Palermo. Una Juve in rimonta batte invece 3-2 il Genoa e con il terzo successo consecutivo continua a inseguire la qualificazione continentale. Balzati a quota 51 punti, i bianconeri possono infatti coltivare l’idea di un quarto posto in classifica e, quindi, della Champions League. Male il Grifone, che non ha saputo gestire il vantaggio conquistato per due volte nel corso del match a Torino.

FIORENTINA-MILAN 1-2.Il Milan espugna quindi il “Franchi” di Firenze e si riprende la testa della classifica di serie A. I rossoneri hanno vinto 2 a 1 al termine di una gara che sembrava in discesa per i rossoneri grazie alle reti segnate entrambe nel primo tempo con Seedorf e Pato e che si sono complicati nel finale dapprima con l’autogol di Gattuso e poi con l’espulsione di Ibrahimovic con un cartellino rosso diretto per comportamento irriguardoso nei confronti di un assistente dell’arbitro Morganti. Lo stesso Ibra in precedenza aveva rimediato un’ammonizione che già di per sè l’avrebbe tenuto fuori dal campionato domenica prossima in quanto già diffidato. Adesso, con l’espulsione diretta le giornate di squalifica diventeranno automaticamente due, se non proprio tre. “Pensiamo a vincere tutte le partite, non solo questa – ha detto Pato, autore del secondo gol rossonero – Siamo tutti contenti, abbiamo fatto 3 punti importanti, ma ora dobbiamo dimenticare questa, guardare dove abbiamo sbagliato e andare avanti”. Sull’espulsione di Zlatan Ibrahimovic Pato non accetta di parlare di nervosismo del compagno. “Non so cosa è successo, ero dall’altra parte, non so. – dice – Lui ha fatto molto bene la partita, ci ha aiutato molto. Ora deve pensare alle altre partite e ad allenarsi bene”. Dopo parla invece Ibra: “Ero arrabbiato perchè avevo perso il pallone, ho detto una parolaccia a me stesso, non ce l’avevo con l’arbitro o con l’assistente”. Così Zlatan Ibrahimovic in conferenza stampa parla dell’espulsione nei minuti finali della partita poi vinta dal Milan a Firenze. “Chiedo scusa, sono uscito senza fare casino, guardavo il guardalinee perchè era davanti a me, ma non ce l’avevo con lui. – ha detto ancora Ibra – È giusto se i compagni si arrabbiano, se uno esce quando la Fiorentina attacca. E poi tornavo dalla squalifica e non era il momento giusto per prendere questo cartellino rosso. Ma non mi posso incazzare con me e mi danno il cartellino rosso?”.

BOLOGNA-NAPOLI 0-2.Edinson Cavani non c’è, ma il Napoli continua a volare e a sognare lo scudetto. La formazione di Walter Mazzarri passa per 2-0 a Bologna. Due gol in 45 minuti e Bologna al tappeto. Il risultato matura al termine di un match che gli azzurri cominciano con il piede sull’acceleratore. Il Bologna si rintana nella propria metà campo e fatica ad arginare le percussioni di Maggio, molto attivo sulla fascia destra. Proprio da un’iniziativa dell’esterno nasce la rete degli ospiti al 30′. Viviano è protagonista di un’uscita imbarazzante sul cross basso e, di fatto, sistema il pallone per l’accorrente Mascara: comodo appoggio, Napoli avanti 1-0. Chi si aspetta la reazione del Bologna, rimane deluso. I rossoblu non creano nulla in attacco e combinano disastri in difesa. Al 45′, la retroguardia felsinea si addormenta e lascia una prateria a disposizione di Hamsik e Lavezzi. Lo slovacco cede il pallone all’argentino, che viene atterrato da Viviano: rigore solare, Hamsik trasforma e il 2-0 è cosa fatta prima del riposo. Dopo il primo tempo regalato agli avversari, il Bologna prova a farsi vivo in apertura di ripresa. L’ingresso di Meggiorini garantisce maggiore peso offensivo e il neoentrato prova a renderi utile offrendo un pallone invitante a Di Vaio: al 51′, De Sanctis deve effettuare la prima parata degna di nota. Di Vaio potrebbe lasciare il segno al 55′, ma dopo aver saltato l’estremo difensore del Napoli spedisce il pallone sul fondo. Dopo il pericolo scampato, la formazione di Mazzarri riprende in mano le redini del gioco e prova ad abbassare il ritmo. De Sanctis deve sporcarsi i guanti solo al 69′, quando blocca senza problemi il pallone colpito in sforbiciata da Meggiorini. C’è poco lavoro anche per Viviano, attento al 70′ sulla conclusione poco insidiosa di Hamsik. Il match si spegne progressivamente e prima dei titoli di coda c’è spazio per un’altra opportunitá per Di Vaio: nuovo errore clamoroso, non è giornata.

LAZIO-PARMA 2-0.La Lazio supera 2-0 all’Olimpico il Parma, scavalca l’Udinese e si porta al quarto posto in classifica. Di Hernanes e Floccari le firme del successo laziale, ai danni di un Parma poco concreto in fase d’attacco. Al 17′ destro debole di Lichsteiner respinto in calcio d’angolo. Al 18′ insidioso colpo di testa di Hernanes con palla a lato. Al 23′ la Lazio sbloccava il punteggio con lo splendido tiro al volo di Hernanes che non dava scampo a Mirante. Al 31′ destro di Giovinco respinto da Muslera. Parma vicino al pareggio al 38′: Giovinco lasciava partire un gran tiro a girare con splendida deviazione in angolo di Muslera. Al 32′ il raddoppio della Lazio: svarione difensivo del Parma e palla per Floccari che libero davanti a Mirante controllava e infilava il portiere dei ducali. Al 39′ punizione insidiosa di Giovinco e ennesima respinta di Muslera.

JUVENTUS-GENOA3-2.Partita amara per il Genoa a Torino. La squadra ospite due volte avanti (autorete di Bonucci e Floro Flores) e due volte raggiunta (Pepe e Matri), con Toni a firmare la rete del sorpasso. Terza vittoria di fila per la formazione di Delneri che si porta a -5 dal quarto posto. Senza Buffon e Del Piero, il tecnico conferma Storari tra i pali e punta su Krasic alle spalle di Matri, mentre nel Genoa, assente Criscito per squalifica, Ballardini ritrova Kaladze al centro della difesa e in avanti preferisce Paloschi a Palacio al fianco di Floro Flores. Il risultato si sblocca dopo appena sette minuti, con un cross dal limite sinistro dell’area di Antonelli che trova la sfortunata deviazione di Bonucci, Storari non può far nulla e Genoa in vantaggio. Nella ripresa, al 5′, i bianconeri trovano finalmente l’1-1: Aquilani mette in mezzo dalla destra, Pepe colpisce di testa e anche qui una deviazione, quella di Rossi, risulta decisiva. Il portiere portoghese salva qualche minuto dopo su Krasic e al 12′ il Genoa torna avanti: Antonelli sfonda sulla sinistra, cross che Floro Flores controlla al limite dell’area prima di lasciar partire il destro. Passano sei minuti e la Juve pareggia nuovamente i conti con Matri. La rimonta si completa al 38′. Nessuna rivincita particolare per Toni, autore della rete decisiva nella gara contro la sua ex squadra: “Voglio solo fare bene questa maglia – ha detto l’attaccante ai microfoni di Sky Sport – Cerco di fare il possibile ogni volta che vengo chiamato in causa. Oggi è andata bene, sono entrato e sono riuscito a fare grandi cose. Noi dobbiamo guardare partita per partita e stare concentrati anche domenica abbiamo una partita difficile a Firenze”.

INTER-CHIEVO 2-0.I pesanti ko nel derby e con lo Schalke in Champions League non hanno demoralizzato l’undici di Leonardo. Per Zanetti e compagni non è stata certo una passeggiata. Contro il Chievo, il tecnico nerazzurro opta per Kharja trequartista a supporto della coppia Eto’o-Pazzini. Pioli affianca invece Moscardelli a Pellissier, lasciando Thereau in panchina. Qualche brivido nel primo tempo, che termina con una conclusione di Maicon che dà l’illusione ottica del gol, ma finisce sull’esterno della rete. Nella ripresa, dentro Sneijder per Stankovic. Il Chievo sbaglia, ma non l’Inter, che al 20′ riesce a sbloccare il risultato: Maicon crossa in area da destra per Cambiasso che calcia prontamente e, complici le deviazioni di Andreolli e Sorrentino, insacca. Al 33′ Pellissier in mezzo all’area colpisce malissimo e fa sfumare il pareggio dal dischetto del rigore, mandando in tribuna su un invitante cross da sinistra di Jokic. Gol fallito, gol subito: puntuale al 39′ il raddoppio della squadra di casa, con Maicon che in mezzo all’area raccoglie il pallone dopo i rimpalli tra una selva di gambe e insacca da distanza ravvicinata. I nerazzurri, si rialzano e la corsa scudetto riparte. E se a dicembre lottare per il titolo era “impensabile”, è il Cambiasso-pensiero, adesso “non possiamo perdere la testa per due sconfitte”. “Gli obiettivi si mantengono” gli fa eco Leonardo. Rinfrancato dal ritorno al successo, il tecnico torna ottimista e dice di credere alla rimonta della sua Inter sia in campionato che in Champions. “Noi stiamo pensando a tutto, dentro di me è possibile, non posso non pensare che sia possibile. Anche alla rimonta in Champions io ci credo”, spiega ai microfoni di Sky Sport.

UDINESE-ROMA 1-2.Allo stadio “Friuli” di Udine la Roma di capitan Totti lotta fino all’ultimo per portare a casa una vittoria che la fa balzare a quota 53 in classifica. Con un cucchiaio che ha lasciato con il fiato sospeso anche la sua panchina, il “Pupone” segna su rigore il gol numero 202 in serie A, portando in vantaggio la squadra di Montella al 12′ del secondo tempo. A due minuti dalla fine arriva il pareggio di Di Natale che rischia di suonare con una beffa per i giallorossi che avevano mantenuto il controllo della partita. Al 47′ l’Udinese addirittura segna dopo un’azione convulsa ma l’arbitro annulla giustamente la rete ai friulani per evidente fallo di mano di Asamoah. La Roma non molla e il suo capitano sembra voler vincere per forza la partita. Al quarto minuto di recupero è infatti Totti a fare di nuovo la differenza, firmando il gol-vittoria all’ultimo secondo dell’ultima azione. Incontenibile la gioia dei compagni di squadra mentre lo stadio Friuli precipita nel silenzio. Di Natale scoppia in lacrime, gli altri giocatori friulani piombano sull’arbitro e sul quarto uomo per inutili proteste. La partita finisce qui, con un Totti straordinario che regala tre punti alla sua squadra decisivi per la corsa Champions. “I campioni reagiscono così – ha commentato il capitano giallorosso – volevo dimostrare alla gente che non sono finito, che posso fare tutto. Sono contento per la gente”, ha aggiunto Totti ai microfoni di Sky Sport. “Dopo il pareggio era difficile avere la forza di ripartire – è l’ammissione di Montella- Son contentissimo, la squadra ha voluto vincere rischiando anche di perdere con due contropiedi, ma fa parte del calcio. Ci sono stati gambe e testa nel finale e non posso che essere soddisfatto”.

LE ALTRE PARTITE: ALLARME SAMP.Nella corsa a un posto in Europa restano solo i rimpianti a Palermo e Cagliari. Nel giorno del ritorno di Delio Rossi in panchina, i rosanero sprecano contro il Cesena il doppio vantaggio maturato nel primo tempo con Kurtic e Pinilla e nei minuti di recupero subiscono il clamoroso uno-due di Parolo e Giaccherini. Pari anche per il Cagliari, che al “Sant’Elia” viene fermato sull’1-1 dal Brescia, con Caracciolo che risponde al vantaggio siglato da Cossu. Un pari prezioso per le Rondinelle in una corsa salvezza che resta apertissima. Mentre il Bari spreca contro il Catania forse l’ultima chance per credere ancora al miracolo (pugliesi avanti con Gazzi, pari etneo con Maxi Lopez), il Lecce compie l’impresa raccogliendo tre punti d’oro nello scontro diretto del Marassi. Di Michele e Olivera affossano la Sampdoria e la rete di Maccarone serve poco ai blucerchiati: la situazione si fa pesante per la squadra di Cavasin, quart’ultima a quota 32 assieme al Parma e con un solo punto di vantaggio sul Cesena.

CLASSIFICA: Milan 68, Napoli 65, Inter 63, Lazio 57, Udinese 56, Roma 53, Juventus 51, Palermo 44, Cagliari 43, Fiorentina 32, Bologna 40, Genoa 39, Chievo 36, Catania 36, Lecce 34, Parma 32, Sampdoria 32, Cesena 31, Brescia 30, Bari 21

PROSSIMO TURNO (16-17 aprile): Sabato 16 Roma-Palermo (ore 18), Milan-Sampdoria (20.45); domenica 17, ore 15 Parma-Inter, Catania-Lazio, Cesena-Bari, Chievo-Bologna, Fiorentina-Juventus, Genoa-Brescia, Lecce-Cagliari, ore 20.45 Napoli-Udinese.

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