Il Comune di Casal di Principe concede “borsa di studio” alla moglie di Setola

di Redazione

Setola e la moglie Stefania MartinelliCASERTA. Ha destato scalpore la notizia che il Comune di Casal di Principe ha concesso una borsa di studio a Stefania Martinelli, moglie del boss Giuseppe Setola, capo dell’ala stragista dei casalesi e di recente condannato all’ergastolo per la strage degli immigrait di Castel Volturno.

130 euro al mese, relativi alle “piccole borse di studio”che ogni anno concede la Regione, per rimborsi di spese scolastiche. Un contributo che viene dai comuni alle famiglie indigenti che, a Casal di Principe, sarebbero 1.052.

Uno status, quello di “indigente”, che distorce rispetto a quanto accaduto lo scorso 29 marzo proprio dalla moglie di Setola, alla quale i carabinieri hanno sequestrato beni per 100mila euro, tra orologi Rolex, oggetti preziosi, assegni postali e denaro contante. I beni furono già sequestrati lo scorso 24 febbraio, durante una perquisizione domiciliare in casa della 33enne, per il reato di ricettazione. Ma il provvedimento fu dichiarato inefficace dal Riesame che aveva disposto la restituzione dei beni. Dai successivi approfondimenti dei carabinieri del nucleo investigativo di Caserta è emerso che gli stessi beni costituivano il reimpiego di denaro provento di attività illecite di Setola, quale componente e poi reggente della fazione Bidognetti del clan dei Casalesi. In particolare, secondo gli investigatori, i beni erano stati acquistati e detenuti dalla Martinelli allo scopo di ostacolarne l’identificazione della provenienza illecita.

LaMartinelli fu arrestata il 12 gennaio 2009 a Trentola Ducenta, nel covo di via Cottolengo da cui il marito fuggì attraverso le fogne, per poi essere arrestato due giorni dopo a Mignano Montelungo. Condannata a due anni di reclusione per il reato di ricettazione ma assolta dall’accusa di associazione camorristica,la donna tornava libertà nel dicembre di quell’anno,in seguito alla revoca del provvedimento restrittivo.

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