Pdl, i quattro aspiranti assessori sul piede di guerra

di Redazione

Mimmo CiaramellaAVERSA. Ultimo anno da incubo per il sindaco di Aversa Mimmo Ciaramella? Sembrerebbe proprio di si. E la colpa sarebbe da ascrivere all’ormai mancata effettuazione del rimpasto in seno all’esecutivo di centrodestra.

Mal digeriscono, infatti, i quattro consiglieri comunali del Popolo della Libertà la decisione, ormai quasi certa, di soprassedere a qualsiasi altro cambiamento di persone in giunta quando manca, oramai, meno di un anno alla conclusione di questo secondo mandato targato Ciaramella. Domenico Campochiaro, Carlo Amoroso, Mario Tozzi e Michele Galluccio sono sul piede di guerra e si scambiano accuse, sotto banco, tra loro e contro chi dovrebbe uscire dall’esecutivo per far posto a loro. Nicola Golia, coordinatore cittadino, avrebbe voluto far entrare in giunta Tozzi e Amoroso, due fedelissimi del trio Ciaramella – Golia – Giuliano, ma l’impresa sembrerebbe non essergli riuscita, anche perché dall’altro lato ci sono altri due fedelissimi come Enzo Lanzetta e Luciano Luciano che, specialmente il primo, stanno difendendo con i denti la poltrona, non disdegnando di entrare in aperta polemica con i compagni di partito loro antagonisti in questa occasione.

Incubo in vista per Ciaramella, dicevamo. E si tratta di un incubo già preannunziato che potrebbe concretizzarsi prima di quando si possa ipotizzare. L’occasione, infatti, è rappresentata dall’oramai imminente approvazione del bilancio preventivo 2011 e di quello consuntivo relativo all’anno appena trascorso. I soliti “rumors” dai corridoi pidiellini danno per quasi certo il voto contrario di Galluccio e dei consiglieri comunali a lui più vicini (come potrebbero essere Emilio Scalzone e Nicola Andreozzi). In verità, potrebbe trattarsi di voti non decisivi, ma che annullerebbero gli “acquisti” fatti dalla coalizione di centro destra nei mesi scorsi, con la cooptazione dei quattro consiglieri comunali del Gruppo Unico delle Autonomie: Paolo Santulli, Imma Lama, Salvatore De Gaetano e Mario Abate.

Per non parlare, poi, della sistemazione che ancora deve avvenire nell’esecutivo con l’attribuzione della delega ai lavori pubblici, lasciata libera dal dimissionamento di Rino Rotunno e destinata a Isidoro Orabona che dovrebbe cedere la propria delega a Fiore Palmieri quale consigliere comunale delegato, per ricompensarlo della sottrazione della delega all’urbanistica, chiesta e ottenuta dal gruppo autonomista di Santulli. Ma la delega ai lavori pubblici, anche se come consigliere delegato, è stata chiesta anche dal pidiellino Elia Barbato. Al riguardo, quest’ultimo ha dichiarato: “Qualsiasi cosa dichiarassi in questo momento, desterebbero reazioni spropositate, rischierebbe di essere, più o meno volutamente frainteso, per questo preferisco non parlare e attendere lo svolgersi degli eventi”.

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