Ospedale Moscati, il commissario Asl: “Nessun reparto chiuso”

di Redazione

 AVERSA. In una lettera indirizzata al consigliere regionale del Pd, Nicola Caputo, il commissario straordinario dell’Asl Caserta, Paolo Menduni, chiarisce che “nessun reparto è stato chiuso” all’ospedale “Moscati” di Aversa.

“Ho letto sulla stampa casertana numerosi articoli che riferiscono di ‘irrazionale decisione assunta’ in merito alla ‘chiusura della medicina d’urgenza’. Vorrei ora, in modo inequivocabile, evidenziare che nessun reparto è stato chiuso nel presidio ospedaliero di Aversa, ma invece i posti letto previsti nel piano attuativo sono aumentati da 214 a 231. Si stanno ristrutturando le sale operatorie per il potenziamento dell’attività chirurgica e sono iniziati i lavori nel reparto di Medicina al fine di ospitare in modo più decoroso i ricoverati. Gli obiettivi sono quelli di dare una migliore assistenza a pazienti con patologie acute e di spendere meglio, non spendere meno, le risorse disponibili visto che nell’anno 2010 la produttività dell’ospedale ‘Moscati’ è stata di 38.490.879 di euro, con costi nettamente superiori di 53.731.938 euro. Per produrre efficienza si devono inevitabilmente razionalizzare le risorse anche umane”.

“Da un modello elaborato dall’amministrazione, – continua Menduni – secondo standard adottati anche da altre Regioni, e consegnato alle organizzazioni sindacali, quale base di confronto per la definizione dei fabbisogni in tutto l’ospedale di Aversa, risultava a febbraio 2011 una carenza di soli 7 infermieri. Nel reparto dei Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza sono ad oggi in servizio 78 dipendenti. Proprio per alleviare il carico di lavoro di questi operatori, i posti letto della Medicina d’Urgenza sono stati assegnati alla gestione del personale della Medicina Interna che, essendo dotata di elevate professionalità, ancor meglio può assistere pazienti che, per definizione, non sono gravi ma hanno bisogno di diagnosi precoce/stabilizzazione/terapia con degenza nell’arco massimo di 72 ore (nota del sub commissario sanitario Zuccatelli del 18 febbraio 2011). Si deve quindi comprendere che la Medicina d’Urgenza mai è stata chiusa, ma solo i 4 posti letto di Astanteria e urgenza sono stati sommati a quelli della Medicina generale ai sensi del decreto commissariale 49/2010, che li colloca come ‘computati nella disciplina Medicina generale’ la quale, peraltro, presenta una indiscutibile ed efficiente gestione con costi nel 2010 di 2.902.098 euro e produttività di 4.486.320 euro. Peraltro, il piano attuativo aziendale, inviato in Regione non ha, ad oggi, avuto osservazioni di rilievo”.

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