Omicidio Del Gaudio, la madre: “Dietro c’è il clan dei casalesi”

di Redazione

“Chi l’ha visto?”, la popolare trasmissione di Rai 3 è tornata a trattare il caso di Romina Del Gaudio, la 19enne napoletana scomparsa da Aversa nel 2004 e trovata cadavere oltre un mese dopo. La madre, Grazia Gallo, non crede che quel corpo sia della figlia e ha chiesto l’esame del Dna a distanza di 7 anni. La donna è intervenuta in diretta in collegamento con Fiore De Rienzo e ha raccontato che la mattina della scomparsa sua figlia Romina era euforica, anche se andava un po’ di fretta.

Qualche settimana fa è arrivata alla redazione di “Chi l’ha visto” una lettera anonima. Una ragazza di 26 anni che preferisce restare sconosciuta dice di aver notato Romina nel giorno della sua scomparsa ad Aversa seduta su una panchina di piazza Magenta verso le 14.30-15. Un’auto, di colore grigio scuro, era ferma davanti a lei e l’uomo al volante diceva alla 19enne: “Sali in macchina che ti do un passaggio, che ti costa?”. Quell’uomo aveva un tono di voce molto strano, scrive l’autrice della lettera. Poco distante c’era un altro uomo che diceva al guidatore: “Fai presto”. Quest’ultimo gli risponde: “Stai zitto papà, aspetta”.

I resti di Romina vengono trovati 47 giorni dopo la scomparsa, in un boschetto, nei pressi del Real Sito di Carditello, situato nelle campagne tra l’aversano e il capuano. Resti, però, costituiti solo da ossa, qualche capello, alcuni denti e una cassa toracica. Per questo la madre nutre dubbi e non crede che sia possibile che in 47 giorni un corpo possa deteriorarsi in tal modo; inoltre secondo la Gallo la cassa toracica rinvenuta sarebbe troppo grande per l’esile fisico di Romina. La madre crede che dietro la scomparsa ci sia il clan dei Casalesi che, a suo avviso, avrebbero riesumato i resti di un vecchio cadavere facendoli passare per quelli di Romina.

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