I monumenti aversani imbrattati dai writers: sdegno tra i cittadini

di Nicola Rosselli

Il monumento a Rosano imbrattatoAVERSA. “Emy e Kikka”, “Jessy e Ester”. Due dediche d’amore che gli innamorati di turno hanno scritto con tanto di vernice blu sul monumento che Aversa ha dedicato ad uno dei suoi figli più illustri, Pietro Rosano, …

… ubicato in uno dei posti più centrali della città, piazza Principe Amedeo, a pochi passi dalla casa comunale e una volta unica “villa comunale” di Aversa. Fino a qualche giorno fa questo monumento, rimesso a lucido dall’amministrazione comunale insieme a diversi altri dopo anni di incuria e vandalismo, era d’un bianco marmoreo. Poi, i soliti stupidi lo hanno imbrattato con una dedica riportando il tutto a poco più di un mese fa, con la differenza che non pochi quattrini delle casse comunali, ossia soldi di tutti gli aversani, erano stati spesi per rimetterlo a nuovo.

“Sono indignato. – commenta il consigliere comunale con delega alle politiche giovanili Michele Galluccio – Non è possibile che si debba assistere ad un atteggiamento di questo tipo che denota solo mancanza di civiltà”. Altrettanto amareggiato il vicesindaco e assessore alla cultura, artefice della pulizia dei monumenti nel recente passato, Nicola De Chiara: “Dicono che i writers sono espressione artistica. In questo caso io credo che ci troviamo di fronte semplicemente ad una forte mancanza di senso civico, di appartenenza ad una collettività”. “Siamo di fronte – continua il vice di Ciaramella – ad un atto che si può definire solo teppistico. A quanto sembra la mano che ha tracciato queste scritte è unica. L’amministrazione aveva fatto tanto per riportare in uno stato decente monumenti simbolo. Oltre a quello di Rosano, ricordo quello a Domenico Cimarosa in piazza Mazzini e la ‘cassa armonica’ ubicata a pochi passi dalla statua in questione. A questo punto credo sia opportuno installare videocamere anche in questa zona”.

 Non dimentichiamo, infatti, che solo qualche mese fa un “writer” fu identificato in piazza Don Diana proprio grazie alle videocamere. Ma questa zona della città sembra essere terra di nessuno. Ernesto, quindici anni appena compiuti, lo conferma: “Per noi ragazzi normali piazza Principe Amedeo è off-limits dopo una certa ora di sera o nei pomeriggi solitari. E’ qui che diversi nostri amici sono stati picchiati senza alcun motivo. Se fosse per me ci metterei dei vigili urbani fissi di guardia”. “Fissi”, forse, è un’esagerazione, anche in considerazione della carenza di personale, ma che le forze dell’ordine, sia pure a turno, si dividano la città e diano vita a controlli più frequenti è quanto meno auspicabile.

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