Coppola: “Rivitalizzare il centro storico”

di Nicola Rosselli

Alberto CoppolaAVERSA. “La decisione dell’amministrazione provinciale di finanziare la costruzione di tre edifici di istruzione superiore nella città di Aversa ha un duplice aspetto di compiacimento.

Completa l’allocazione in sede propria di tutti i licei superiori presenti ad Aversa; rappresenta un’ottima occasione per insediare iniziative pubbliche nella parte più antica della Città, per dimostrare, nei fatti, la volontà di riqualificare attraverso poli di attrazione il centro antico, riutilizzando edifici, di valore storico-artistico vuoti”. Alberto Coppola, docente di urbanistica presso la facoltà di architettura dell’ateneo napoletano, ma soprattutto legatissimo alla sua terra, nonostante abiti da tempo nel capoluogo partenopeo, lancia una proposta per rivitalizzare nello stesso tempo il centro storico cittadino e quelli che un tempo si chiamavano “contenitori” storici, sull’esempio delle due facoltà universitarie di ingegneria e architettura ospitate nei due complessi monumentali dell’Annunziata e di San Lorenzo. due siti che, se così non fosse stato, oggi sarebbero letteralmente in rovina.

“D’altronde, – continua l’architetto e avvocato – l’amministrazione provinciale non può che andare in direzione di quanto disposto nel Piano territoriale di coordinamento provinciale in corso di approvazione da parte dello stesso Ente; tale piano, infatti, prescrive, in forma quasi obbligatoria, la necessità, particolarmente per la conurbazione aversana, di evitare, al massimo, il consumo di suolo”, anche perché di suolo, aggiungiamo noi, ne è rimasto davvero poco e si corre il rischio di farsi scippare questi istituti dai paesi limitrofi. “Ottimi contenitori – per il professore Coppola – potrebbero essere il complesso dell’ex Maddalena (in parte proprietà del Comune), l’ex Convento del Carmine (che il Demanio dello Stato intende dismettere), una parte dell’Opg, utilizzando l’occasione per aprire con il Ministero di Grazia e Giustizia un discorso di dismissione”. Tutto questo, ovviamente, come ricorda lo stesso docente, “sperando che la decisione non vada rivista alla luce dell’approvazione del Decreto Gelmini, che prevede la sostituzione della forma storica degli Istituti superiore con “licei”, realizzati i tre istituti mancanti, mancherebbe solo il Conservatorio, per la cui istituzione, credo, che l’amministrazione comunale debba fare un ragionamento particolare”.

Le proposte di Coppola non si fermano qui e, a seguito degli ultimi avvenimenti che avevano visto la vecchia caserma dei pompieri ridotta ad un ricettacolo di rifiuti, conclude: “Infine, approfittando di una condizione amministrativa favorevole per Aversa, sarebbe il caso di chiedere, ed ottenere, dall’amministrazione provinciale di Caserta l’edificio destinato ad ex caserma dei Vigili del Fuoco per demolirlo e farne un’area a verde in pieno centro antico. Si raggiungerebbe il duplice obiettivo di dotare la parte antica di un’area a verde, standard obbligatorio per legge, e di sottrarre edilizia senza qualità in un contesto ricco di edilizia di grande qualità, particolarmente religiosa”. Sin qui le proposte del professor Coppola che, da parte nostra, vorremmo porre come base per una discussione più ampia alla quale sono invitati a partecipare tutti gli interessati, ma soprattutto gli amministratori che hanno tra le mani le sorti di questa nostra martoriata città.

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