Appello dei commercianti: “Basta rapine”

di Nicola Rosselli

 AVERSA. Basta con le rapine ai danni dei negozi del centro. Sono diverse decine i titolari di altrettanti negozi ubicati nelle vie commerciali di Aversa (via Roma e via Seggio, oltre a via Diaz) …

… che si sono rivolti con una nota, al di là dell’appartenenza alle sigle sindacali di settore, al sindaco di Aversa e ai responsabili cittadini delle forze dell’ordine per chiedere maggiore sicurezza per gli esercizi commerciali e per le loro persone. Una nota che ha fatto registrare una reazione – invito da parte dei vertici del commissariato aversano che, pur comprendendo il disagio dei commercianti, li invitano ad una maggiore collaborazione iniziando con il denunziare gli estorsori che, soprattutto in questo periodo dell’anno (Pasqua, una delle tre ricorrenze canoniche insieme a Natale e Ferragosto nelle quali il racket chiede il pizzo), sono attivi nell’imporre tangenti. In pratica, incendi e bombe del racket, rapine a raffica anche in pieno centro cittadino e di giorno. A far registrare una vera e propria impennata sono state soprattutto le rapine ai danni di esercizi pubblici.

E’ di qualche giorno fa una rapina al centralissimo “Gran caffè Roma”, nell’omonima arteria, che fa seguito alla rapina alla farmacia “Diana” in via Sanfelice. Ma se ne potrebbero aggiungere tantissime altre, più o meno importanti e ardite, che stanno riportando nell’opinione pubblica la sensazione che Aversa non è più sicura come prima. Negli ultimi anni, infatti, dopo un’escalation che aveva fatto temere il peggio, tanto che le stesse istituzioni provinciali si erano allertate, il fenomeno sembrava in regressione. Ma le statistiche di questi primi mesi dell’anno in corso lanciano l’allarme verso un fenomeno che sembra essere ripreso a pieno ritmo. Le forze dell’ordine fanno quello che possono per arginare la situazione, ma la lotta sembra essere impari. Sono sempre più i malviventi dell’hinterland settentrionale della provincia di Napoli che scorazzano nell’agro aversano, utilizzando i negozi come una sorta di bancomat dove prelevare danaro impunemente. Altrettanto impunemente, poi, i rapinatori riescono a sfuggire alla cattura utilizzando le strade a scorrimento veloce.

E tra la popolazione l’inquietudine sale. Le associazioni cittadine lasciate fuori da questa iniziativa portata avanti dai singoli nominativamente non stanno, ad onor del vero, con le mani in mano. A ricordarlo Vittorio Scaringia, presidente del centro commerciale naturale “Il Basilisco” e responsabile locale di “Unimprese”, ricorda come “il tema non sia affatto nuovo. Certo è che le ultime rapine in pieno giorno, nel cuore della zona a traffico limitato, sono effettivamente inquietanti. Se a questo si aggiunge che alcune zone sono lasciate in balìa di se stesse, come le aree parcheggio gestite da parcheggiatori abusivi anche in zone strisce blu. Inoltre, in piazza Cirillo (in prossimità delle zone commerciali) si sono verificate diverse effrazioni delle auto in sosta che hanno convinto i potenziali clienti a cambiare zona. La soluzione? Non so se ci sia, ma il ripristino del poliziotto di quartiere, che avevo già chiesto due anni fa, sarebbe certamente positivo”.

Più cauto il destinatario della missiva dei commercianti, il sindaco Domenico Ciaramella, che ha dichiarato: “Da un po’ di tempo si aveva la sensazione che Aversa fosse una città sicura. Poi si sono registrate queste rapine che hanno sorpreso anche noi, ma è possibile che si tratti del periodo pasquale, le feste inducono ad una maggiore frequenza di rapine. Resta il fatto, però, che le forze dell’ordine, vigili urbani compresi, stanno facendo il massimo per garantire la sicurezza e siamo certi che continueranno a farlo. I commercianti devono anche comprendere che non sarà mai possibile mettere un agente o un carabiniere fuori ogni negozio”.

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