Picone: “Io sono nato nella legalita’”. Sagliocco: “Ci mettero’ la faccia”

di Redazione

 TRENTOLA DUCENTA. “Uniti per Trentola Ducenta” ha chiamato i propri sostenitori a raccolta domenica mattina, nel comitato elettorale di via Roma.

Accanto al candidato sindaco Nicola Picone c’erano Giuseppe Sagliocco, leader provinciale di Futuro e Libertà, il sindaco uscente Nicola Pagano, l’assessore provinciale Rosa Di Maio, il consigliere provinciale dell’Udc Luigi Menditto, l’ingegner Francesco De Paola, ex assessore ai lavori pubblici, l’avvocato Clemente Enselmi del Nuovo Psi, il dottor Angelo Amato, il professor Fabozzi e tanti altri.

Ad aprire le danze è stato Sagliocco, che ha garantito tutto il suo impegno: “In questa campagna elettorale ci metterò la faccia”. Una campagna elettorale per la quale l’ex consigliere regionale chiede il confronto, “ma il confronto serio, fisico, – sottolinea – non quello sui giornali”. Poi conia quasi uno slogan: “Non c’è una Trentola Ducenta che cresce se non vince Picone”. Sagliocco ritiene che il percorso politico da proporre agli elettori debba essere chiaro, per questo ha ritenuto opportuno annunciare la formazione della nuova giunta prima del termine della campagna elettorale. A tal proposito, Picone ha fatto il nome di Luciano Nugnes, presente all’incontro, come prossimo assessore allo sport. Così come ha invitato gli esponenti dell’amministrazione provinciale presenti a creare sinergie con l’Ente comunale, d’intesa col presidente Domenico Zinzi.

Quasi interamente dedicato all’ex sindaco Michele Griffo, suo diretto rivale nella corsa a Palazzo Marchesale, l’intervento di Picone, che non fa sconti al leader dell’altra lista civica “Insieme per la Città”. “E’ chiaro che ha paura della sconfitta, o per meglio dire che è già sconfitto”, esordisce Picone, che poi spiega con grande enfasi: “Sono stato suo vicesindaco, così come lo è stato Nicola Pagano, poi insieme abbiamo deciso di mandarlo a casa perché vuole fare il padre-padrone e questo non lo accettiamo”. Picone va oltre: “Ogni giorno parla di legalità sui giornali. Personalmente, la legalità l’ho sposata nel giorno in cui sono nato. Io sono nato legale e trasparente, e dunque non devo aderire ad alcun progetto di legalità. Chi, invece, ci tiene a sottolineare questo aspetto ogni giorno è forse perché ha qualche scheletro nell’armadio”.

Critiche anche a qualche sostenitore di Griffo: “Qualcuno che prima è stato offeso da lui pubblicamente, e che ora gli sta accanto, dovrebbe vergognarsi. Ricordo in un Consiglio comunale che Griffo attaccò l’allora direttore delle poste, al punto che io, indignato, abbandonai l’aula insieme ad altri. Ed oggi quella persona è candidata con Griffo. Sicuramente qualcosa non va: o è lui che ha torto o ce l’hanno quelli che siedono con lui. Ma ad ogni modo c’è del marcio”. E a chi gli potrebbe addebitare vecchie rivalità con gli attuali alleati Sagliocco e Pagano, Picone spiega: “Certo, con loro ho avuto delle divergenze, ma ci siamo sempre rispettati, personalmente e politicamente. Comunque, con Pagano, ho avuto sempre qualcosa che ci accomunasse: ieri abbiamo contribuito insieme a far vincere Griffo, oggi contribuiamo alla nostra vittoria e dell’intera comunità”. Nel terminare, Picone ha annunciato: “Non farò giochetti, se sarò sindaco mi metterò in aspettativa e non prenderò il doppio stipendio, solo quello da sindaco, dedicandomi completamente alla città”.

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