Di Lauro: “Le istituzioni rendano protagonisti i nostri campioni del Judo”

di Redazione

Raffaele Di LauroTRENTOLA DUCENTA. L’esponente dei socialisti e candidato di “Alternativa Civica”, Lello Di Lauro, propone incentivi per la scuola di Judo locale e chiede di nominare “assessori allo sport” i campioni trentolesi.

“So bene che questa mia nuova sortita alimenterà qualche polemica. Non mi interessa mettere a segno il ‘colpo’ per attrarre i consensi di gruppi familiari, piuttosto mi interessa il problema nella sua essenza cercando di risolverlo a favore della città e non della mia appartenenza, mi interessa il contenuto.

Ci sono realtà che lavorano in silenzio, che portano enormi soddisfazioni e tanta positiva visibilità per l’intera comunità con impegni e sacrifici continui. Una di queste è la palestra di Gino Mottola, dove si allenano e sono nati i nostri campioni di judo, Elio Verde e Francesco Faraldo. Sportivi che sono prima di tutto esempi etici e poi agonistici, insomma veri e propri campioni anche di vita. Eppure la comunità e tutta una classe politica non sono capaci di dare a questi il giusto sostegno, queste realtà dovrebbero essere il fiore all’occhiello di una intera città non solo nei momenti di gloria e andrebbero sempre coltivate con qualche maggiore sacrificio e con intelligenza, come si fa per tutte quelle risorse in attivo.

Penso che sia non solo un giusto riconoscimento ma anche un investimento per la città. Realtà che andrebbero sempre sostenute o quanto meno facilitate nell’espletare i propri impegni perché innalzano il nome di Trentola Ducenta in giro per il mondo intero, attraverso le loro imprese. Realtà che sono riconosciute tali fuori dalle piccole mura cittadine, perché realmente, con enormi sacrifici, ottengono risultati che non hanno bisogno di essere millantati ma sicuramente supportati in modo più adeguato. Sacrifici che sono “grandi esempi” non solo sportivi, ma di vita.

Per questo, facendo prima di tutto un “mea culpa”, e mettendomi al rischio di critiche, faccio una proposta, al di là di chi rappresentiamo, al di là di chi vince o di chi perde. Prendiamoci un impegno comune all’interno dei nostri programmi e sosteniamo questi ragazzi, con ogni mezzo possibile e con un fondo di spesa vincolato, anche perché si apprestano ancora una volta a raggiungere mete importanti, come il campionato europeo di judo del 30 aprile ad Istanbul e le qualificazioni già in atto per le prossime Olimpiadi. Propongo anche, forse in modo provocatorio, che gli stessi vengano nominati assessori allo sport, perché possano ricoprire tale ruolo per meriti, serietà, sacrificio e competenza, che hanno dimostrato sul campo in questi anni.

La mia non è solo una provocazione per scuotere un po’ tutti, me compreso, e non vuole essere solo un appello affinché questi “ragazzi non si sentano soli, ma un incentivo di riscatto per l’intera comunità. Penso anche che un atleta renda molto di più anche in senso agonistico se sente che l’istituzione, intesa come amministrazione, gli è costantemente vicino. Se la propria città sente il traguardo dell’atleta come una propria vittoria. Faccio anche un’altra osservazione: se volessimo semplicemente fare una pubblicità per rilanciare l’immagine della nostra realtà anche in virtù del recente passato che ci ha visti inconsapevoli protagonisti delle cronache criminali, ci costerebbe sicuramente molto di più.Abbiamo la fortuna di avere dei “Maradona” in casa, allora perché non pretendere di vincere il campionato? Perciò, credo che sia fattibile ed anche da stupidi non “propagandare e sfruttare” al meglio quello che oggi c’è di buono nella nostra realtà”.

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