Rilascio ticket, Pezzella: “Il Comune si adoperi subito per attivare sportello”

di Redazione

Biagio PezzellaTEVEROLA. Dopo innumerevoli sollecitazioni, sia nei confronti del distretto Asl di Gricignano che del Comune di Teverola, …

…sembra che la più che legittima istanza dei cittadini teverolesi a ricevere un servizio in linea con quello degli altri comuni del circondario, e della quale solo il comitato civico ‘Patto per Teverola’, attraverso il consigliere Biagio Pezzella, si è fatto portatore, pare sia finalmente destinata a trovare soddisfazione. Ci riferiamo alla situazione collegata al rilascio dei ticket sanitari che ha costretto sinora i cittadini, e tra di essi persone anziane e diversamente abili, a doversi recare obtorto collo presso la sede Asl di Gricignano per l’espletamento di tutte le pratiche necessarie e per il ritiro degli stessi ticket.

“Ciò a causa del più totale disinteresse da parte dell’amministrazione circa la predisposizione di un servizio ad hoc che è invece previsto nei comuni limitrofi”, attacca il consigliere Pezzella. “Il Comune – aggiunge l’esponente dell’opposizione – ha ricevuto il placet dell’azienda sanitaria e gli strumenti normativamente previsti per poter attivare un apposito sportello che si sostituisca a quello gricignanese. Deve quindi solo adoperarsi per mettere a regime il servizio, ed esigiamo, a nome della cittadinanza tutta, che ciò avvenga in tempi celerissimi e senza accampare scuse sull’assenza di strutture o di personale adeguato”.

L’Asl ha a disposizione, sul territorio di Teverola, un’intera struttura comunale, quella sita in piazza Trieste, per la quale non sborsa nemmeno un centesimo, quindi è da ritenere minimo, a titolo di compensazione, che venga adoperata per assolvere a tali fabbisogno. “Questa non è una battaglia politica ma solo una battaglia di civiltà”, sottolinea Pezzella.

“Che il sindaco e la sua giunta non fossero una confraternita di filantropi – incalza il consigliere – lo avevamo da tempo. Ma che si lascino fasce oggettivamente disagiate della popolazione nel più totale abbandono sbattendogli in faccia e rifilando loro un insensibile ‘arrangiati’ sembra una pratica degna della selezione razziale praticata dal Terzo Reich. Ma forse, più semplicemente, queste cose al sindaco non interessano, perché non c’è di mezzo il cemento, notoriamente la sua più morbosa ossessione, e quindi la possibilità di soddisfare il suo personalissimo codazzo di nani e ballerine”.

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