Immigrati, Mattucci: “Si ai profughi, no ai clandestini”

di Redazione

Dario MattucciSANTA MARIA CV. Il candidato sindaco Dario Mattucci e i rappresentanti delle liste civiche che si riconoscono nel suo progetto vogliono far luce sulla ventilata possibilità che circa 800 cittadini extracomunitari, attualmente presenti nel centro di accoglienza di Lampedusa, possano essere trasferiti nella ex caserma “Andolfato”, …

… sita in Santa Maria Capua Vetere Ad oggi nessun comunicato ufficiale è stato rilasciato dal Prefetto Ezio Monaco, in merito alla effettiva trasformazione della ex caserma in un centro di permanenza di immigrati. Ciononostante, pur manifestando sin d’ora la massima solidarietà al popolo libico che sta vivendo momenti drammatici, vorremmo effettivamente comprendere se i cittadini che verranno trasferiti a Santa Maria Capua Vetere siano di nazionalità libica o tunisina e se gli stessi abbiano presentato richiesta di asilo politico al vaglio della Prefettura o se, in realtà, siano immigrati clandestini.

Tale accertamento è necessario anche in ragione delle allarmanti notizie comunicate dal pm Renato Di Natale presso la Procura della Repubblica di Agrigento, il quale ha rappresentato l’impossibilità da parte delle forze dell’ordine di identificare compiutamente gli immigrati presenti a Lampedusa, rimandando questo accertamento alle varie Procure delle città in cui gli extracomunitari verranno smistati. Sicuramente molti di questi immigrati avranno il diritto di asilo politico e non verranno rimandati a casa. Pur tuttavia altri, non avendo le credenziali per poter ottenere il diritto d’asilo politico, previsto dall’art. 10 della Costituzione, dovranno essere rimandati in patria. Orbene, la Legge Bossi-Fini obbliga lo Stato Italiano a trattenere i clandestini nel Centro di Permanenza fino alla loro espulsione.

E’ di tutta evidenza che, fin quando non saranno esperite tutte queste procedure amministrative, il Centro di Permanenza della ex Caserma “Andolfato” dovrà accogliere tutti gli extracomunitari, clandestini o meno, nel rispetto delle normative sanitarie e di Pubblica Sicurezza attualmente vigenti. E’ nostra ferma volontà conoscere ed accertare se la struttura individuata dal Governo abbia tutti i requisiti igienico-sanitari per far fronte all’imponente ingresso degli immigrati, con particolare riguardo alla conformità della rete fognaria e delle condutture idriche. Vorremmo evitare e scongiurare che anche a Santa Maria Cv, come già successo a Lampedusa, possa crearsi uno stato di “allarme sanitario” generato dall’inadeguatezza del Centro di Permanenza individuato.

Come, d’altronde, è nostra ferma intenzione quella di relazionarci con le Forze dell’Ordine del territorio per capire quali saranno le misure di sicurezza che verranno adottate per tutelare i cittadini sammaritani dal fenomeno di “overstayers” (ossia della illegittima permanenza del cittadino extracomunitario entrato nel territorio dello Stato in modo fraudolento e con documenti falsificati).

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