Fli, Sorvillo: “Rammaricati per il ripensamento di Minichino”

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. Il circolo di Generazione Italia-Futuro e Libertà, attraverso il portavoce Salvatore Sorvillo, esprime rammarico nei confronti del consigliere comunale di opposizione Stefano Minichino che, in occasione della seduta consiliare del 25 marzo, non ha ratificato il passaggio al gruppo dei finiani.

“Evidentemente Minichino ci ha ripensato, oppure ha ritenuto più opportuno restare nel Pdl”, dice Sorvillo, che aggiunge: “I consiglieri, così come suggerito dal presidente del Consiglio comunale, debbono in sede consiliare dichiarare l’appartenenza ai vari partiti o gruppi, in primo luogo per chiarezza e coerenza politica, in secondo per poter chiarire al proprio consiglio collegiale con chi si interloquisce ed anche per inviare eventuali inviti politici onde evitare spiacevoli dimenticanze. Attendiamo, quindi, il prossimo incontro pubblico, e speriamo che i vari documenti politici vengano firmati con chiarezza e onestà politica. Onestà che dobbiamo riconoscere al consigliere Salvatore Rainone, nonché candidato a sindaco di ‘Patto per Orta’, che ha dato dimissioni non da politico incoerente ma da sincero interlocutore del popolo, il quale ha capito che se il soggetto politico ‘Patto per Orta’ è stato dichiarato sciolto o fallito, con l’abbandono di molteplici componenti primarie, e più di una volta sui giornali si è dichiarata una sua fine come progetto politico, come si può entrare in coniglio comunale e rivendicare a proprio piacimento un defunto? Illogicità di chi non ha coerenza e rispetto della politica. Da ciò la scelta di Rainone va studiata, apprezzata e messa a mo di paragone di chi non è politicamente intelligente e preparato”.

Altro rammarico, per Sorvillo, è stata “la scenata plateale dell’abbandono della seduta poiché un intervento non era ritenuto da scaletta o all’ordine del giorno. Suggeriamo al presidente Massimo Lavino di inserire periodicamente e costantemente all’ordine del giorno la voce ‘varie ed eventuali’ in modo da non dare adito a discussioni non opportunamente concordate e preventivamente studiate, poiché tra l’alzarsi e il rientrare facciamo notte. Ci felicitiamo invece con quanto detto dal conigliere Guido Ermanno che ha intelligentemente e sagacemente chiesto cosa vorrà fare l’amministrazione per le vicende urbanistiche legate ai ricorso al Tar. Ma chiediamo: mica era un punto all’ordine del giorno? Ah, dimenticavamo, siamo in dittatura!”.

“Bando alle ciance, – continua Sorvillo – il sindaco Brancaccio ha fatto tra le righe una lodevole dichiarazione sulla questione urbanistica locale con un’affermazione che i più attenti dovrebbero capire al volo. Ora ad Orta può nascere un tavolo di discussione politico sulla riqualificazione urbana che dovrà insindacabilmente essere aperto ai cittadini alle maestranze alle imprese a tutti ovvero di ampio respiro istituzionale e civile ovvero di discussione democratica. Attendiamo con ansia chiunque vorrà proporre indirizzare ad una risoluzione che tuteli l’ambiente ed il patrimonio locale, sperando però che ognuno faccia la sua parte, sia il più alto politico che l’ultimo granello insignificante del popolo ortese, perché Orta deve riscattarsi con l’aiuto di tutti. Sperando, vivamente, che durante le discussioni non si fugga platealmente, ma si discuta, anche con toni accesi. Un consiglio: andatevi a riveder i film di Don Camillo. Ribadiamo sempre e solo il concetto che ci anima: se ad Orta, in questa amministrazione comunale, ci sono personaggi che non lavorano per il bene del paese, allora vadano a casa, forse possiamo ancora riqualificare un territorio sano e con innumerevoli qualità da sfruttare”.

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