Presentata al Liceo “Quercia” la Carta di Teano

di Redazione

 MARCIANISE. La presentazione della Carta di Teano ha concluso il ciclo di conferenze sui 150 anni dell’Unità nazionale, in un convegno organizzato in collaborazione con l’Aislo, Carta 48 e Comitato Pro Teano.

Un’attenta platea di studenti ha seguito gli interventi dei relatori che si sono succeduti dalla cattedra dell’Aula Magna. Instancabile promotore di iniziative culturali, il dirigente scolastico Diamante Marrotta ha posto in evidenza l’impegno costante della scuola nella formazione delle coscienze dei giovani ai valori della Carta Costituzionale; quei valori che la Carta di Teano si impegna a rinnovare nel quotidiano mediante un nuovo patto unitario. Ha sottolineato, inoltre, “l’arduo compito che i docenti affrontano, quando si confrontano in modo serio, al di là dei relativismi etici, nelle loro lezioni, con i valori universali veicolati dalla nostra Carta, in un momento storico caratterizzato da una decadenza politica che non ha precedenti”.

Un approfondito excursus sui primi dodici articoli è stato il nocciolo dell’intervento del professor Andrea Patroni Griffi, della Facoltà di Giurisprudenza della Sun.I diritti inviolabili della persona, la libertà, l’uguaglianza, la centralità del lavoro, i limiti imposti al legislatore da un impianto volutamente rigido, sono stati i punti salienti della relazione del cattedratico. Per gli indubbi richiami alla tragica attualità della guerra libica, hanno colpito particolarmente gli studenti le riflessioni che il professore ha fatto sul diritto di asilo allo straniero e sul ripudio della guerra, tollerata solo come mero strumento di difesa della Patria.

Francesca Sapone, consigliere provinciale e responsabile per le pari opportunità, ha puntualizzato come “la cosa che risalta in maniera immediata dalla lettura della nostra Costituzione siano i paletti posti ai suoi cambiamenti. Ciò costituisce la garanzia più forte al perseguimento di quei valori che i Padri Costituenti vollero per tutte le future generazioni di italiani.

 Carlo De Michele di Carta 48 ha invece parlato delle motivazioni politiche che hanno spinto tanti italiani a lottare per l’unità della Patria durante il Risorgimento e per la libertà nella Resistenza.Ma se l’epopea risorgimentale ha escluso la partecipazione delle masse popolari, ha continuato De Michele, la Resistenza è stato un momento di grandi lotte partecipate e democratiche. Su questa base è stata costruita la nostra Costituzione, che poggia sulle culture politiche socialista e cattolica, oltre che su quella liberale, già presente nel Risorgimento”.

Pasquale Iorio, del comitato Pro-Teano, interloquendo con gli studenti che hanno posto tanti interrogativi a tutti i relatori, ha affermato che “la necessità di una nuova Carta affonda le proprie motivazioni anche nell’urgenza di risposta a movimenti politici che esplicitamente negano il valore dell’Unità nazionale. Dobbiamo ringraziare il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha continuato Iorio, che, supplendo anche alle carenze del Governo, sta cementando le nostre coscienze di italiani indipendentemente dalle appartenenze culturali e politiche. Ma la Carta di Teano vuole anche essere un modo per ricordare che c’è un’Italia, anche al Sud, che resiste e lotta contro il malcostume e le prepotenze di tutte le mafie, come dimostra la nascita di tante aziende di giovani che riutilizzano in modo proficuo i beni confiscati alle cosche. Ma sono lo studio ed il lavoro, ha concluso Iorio, ad essere i valori più importanti per la carta di Teano, senza di essi la stessa Costituzione cesserebbe di vivere”.

Patroni Griffi, concludendo la giornata, ha invitato i giovani del Quercia a “staccarsi da quel materialismo individualista e fatalista tutto meridionale. Bisogna assumere la responsabilità nei confronti della collettività di appartenenza e comprendere che un mondo migliore nasce solo da un rinnovamento culturale che sposti verso il sociale il vissuto personale”.

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