Milano, uccise rapinatore: tabaccaio assolto in appello

di Redazione

Giovanni PetraliMILANO.E’ stato assolto per legittima difesa putativa dall’accusa di omicidio Giovanni Petrali, il tabaccaio che il 17 maggio 2003 ha ucciso Alfredo Merlino, 20 anni, e ferito Andrea Solaro, oggi 26enne, durante un tentativo di rapina alla sua tabaccheria di piazzale Baracca.

Dichiarato prescritto invece il reato di lesioni. In primo grado Petrali era stato condannato a un anno e 8 mesi per omicidio colposo e lesioni colpose.

Il sostituto procuratore generale Piero De Petris aveva chiesto una condanna a 9 anni e mezzo per omicidio volontario e tentato omicidio, come aveva fatto anche in primo grado il pm. Petrali nel febbraio 2009 era stato condannato a 1 anno e 8 mesi con la sospensione della pena per omicidio colposo e lesioni colpose, perchè i giudici avevano ritenuto che l’anziano commerciante era incorso in un errore di percezione, essendo sconvolto al momento della rapina. I giudici della prima corte d’assise d’appello, presieduti da Maria Luisa Dameno, in parziale riforma della sentenza di primo grado, hanno dichiarato “non punibile” Petrali per i reati di omicidio e lesioni colpose contestati in virtù del riconoscimento della “legittima difesa putativa” ossia, il commerciante riteneva in quel momento di agire in uno stato di legittima difesa. Il secondo capo di imputazione, invece, ovvero la detenzione e il porto dell’arma all’esterno del locale, è stato dichiarato prescritto.

“Mio padre non farebbe una scelta del genere, di detenere una pistola, per evitare qualsiasi tipo di decisione da prendere in quegli istanti. – ha spiegato Marco Petrali, uno dei figli di Giovanni Petrali, che difende il padre assieme all’avvocato Marco Martini – Oggi è stata scritta una bella pagina di giustizia”. L’altro figlio, Antonio Petrali, ha detto che con la sentenza di oggi “è una storia finita e siamo tutti felici”. E sui colpi esplosi da suo padre nei confronti dei rapinatori, ha aggiunto: “Meglio un brutto processo che un bel funerale”, spiegando che il padre, dopo l’episodio, ha sempre detto che non farebbe più la scelta di tenere in negozio un’arma.

La Lega candiderà il figlio. “Come Lega Nord siamo contenti di accogliere nella nostra lista Antonio Petrali e Giuseppe Maiocchi”. Così l’europarlamentare e capogruppo comunale milanese della Lega Nord, Matteo Salvini, ha annunciato che il figlio del commerciante, Antonio Petrali, e Giuseppe Maiocchi, un gioielliere milanese protagonista di una vicenda simile (condannato a un mese per lesioni colpose ai danni di un ladro che aveva tentato una spaccata alla sua gioielleria), saranno candidati nelle liste del Carroccio per le elezioni comunali milanesi.

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