Cooperative. Barbato, Diretto e D’Angelo: “Chiedemmo la revoca della delibera”

di Redazione

da sin. Barbato, Diretto e D'AngeloGRICIGNANO. I tre ex consiglieri di opposizione Giuseppe Barbato, Andrea D’Angelo e Luigi Diretto intervengono sulla vicenda della vendita della nuda proprietà dei terreni nell’area Peep di Gricignano.

Vogliamo ricordare che a proposito dell’approvazione della delibera in questione, all’epoca, quando ancora facevamo parte della maggioranza consiliare, non ci limitammo solo a chiedere un parere legale e tecnico come semplicisticamente scritto negli articolie come del resto hanno fatto gli stessi commissari prefettizi nominando un legale, ma arrivammo all’approvazione dopo un lungo e travagliato percorso politico-amministrativo come di seguito vogliamo ricordare.

Fummo etichettati “Scissionisti” poiché osammo impostare un profonda riflessione in seno alla allora maggioranza consiliare. Riflessione che nacque dalla proposta di vendita della nuda proprietà,vendita che, a sentire gli allora assessore al bilancio, vicesindaco e sindaco, avrebbe scongiurato un imminente dissesto finanziario del comune piovutoci inaspettatamente addosso, come anche riportato dagli articoli di Pupia del 16/10/2008 dal titolo “Il sindaco Andrea Lettieri si dimette” e “Dimissioni Lettieri, Di Ronza spiega i motivi della crisi”. Noi ci opponemmo con proposte costruttive che prevedevano transazioni con l’ente creditore. Proposte che ci furono puntualmente rigettate adducendo motivi di tempo insufficiente (vedi articoli del 22/10/2008). Si arrivò, poi, come dicevamo, all’approvazione di quella famosa delibera di consiglio comunale attraverso un percorso politico molto lungo e travagliato che vide in ordine: le dimissioni del sindaco, poi ritirate; il passaggio in maggioranza di tre consiglieri comunali provenienti dalla minoranza (evento di importanza fondamentale); l’acquisizione agli atti di un parere legale; una giusta valutazione dei terreni come da noi fortemente richiesto.

E’ del tutto evidente che la forte spinta all’approvazione della delibera scaturì esclusivamente dal quadro finanziario a dir poco disastroso del bilancio comunale che ci fu prospettato dal sindaco, dal suo vice e dall’assessore al bilancio. Come sia andata poi la storia è noto a tutti, i soldi al comune non sono mai arrivati, la crisi finanziaria è stata magicamente risolta, e nei confronti dei sottoscritti furono messe in atto innumerevoli rappresaglie amministrative e politiche. Qualcuno sicuramente ricorderà, altri avranno sentito parlare, delle riunioni infuocatedel Pd, nelle quali il sindaco emetteva sentenze di decapitazione politica, e poi ricorderete il periodo della rubrica “Fatti e Misfatti” dove, a dire di qualcuno, erano solo i settori dell’istruzione dello sport e dei lavori pubblici a non funzionare, magari perché un microfono alla recita della scuola materna non aveva funzionato e il delegato non si era improvvisato tecnico e non l’aveva aggiustato, ed infine le strade di Gricignano venivano descritte piene di buche, pericolosissime, paragonabili perfino a quelle irachene dopo i bombardamenti. Il resto per Gricignano erano tutto rose e fiori, funzionava magnificamente, il sindaco, il bilancio, le attività produttive, i servizi sociali e tutte le altre deleghe, leggasi articolo di Pupia del 24/03/2009 “Lettieri torna sindaco a tempo pieno”.

Ricorderete la grande “farsa fliacica” della verifica amministrativa messa in atto,culminata con il ritiro della delega di assessore solo al dottor D’Angelo e negando il giusto riconoscimento e il mantenimento degli impegni precedentemente assunti con chi aveva lavorato con impegno e dedizione, credendo, alla fine di quella farsa e falsa politica, di poter dividere un gruppo di persone oneste e collocarli all’opposizione. Senza sapere che quelle personeavevano già deciso da tempo di allontanarsi da quel modo di amministrare, come poi successivamente spiegato e denunciato pubblicamente nei manifesti.

In seguito all’avvenuto rifiuto dell’acquisto della nuda proprietà da parte degli interessati, abbiamo più volte richiesto l’annullamento di quella delibera di consiglio comunale in quanto erano abbondantemente scaduti i termini previsti per l’incasso e soprattutto perché non vi era più urgenza di vendita da parte dell’ente, visto che era stata risolta magicamente la crisi finanziaria. Per tale motivo veniva a cadere la ragione principale della nostra scelta di voto favorevole. L’annullamento della delibera veniva proposto in diverse fasi ed in diversi momenti e ruoli amministrativi. In una prima fase la proposta di annullamento, o meglio richiesta di convocazione di consiglio comunale per annullare la delibera, fu da noi fatta in una riunione di maggioranza nel febbraio 2009 dove parteciparono anche i nuovi consiglieri provenienti dall’opposizione. Successivamente abbiamo dato seguito alla nostra richiesta di annullamento, come anche dal sito web di Pupia ampiamente riportato con gli articoli dell’1/10/2009 e 30/11/2009, facendola culminare con una dichiarazione messa a verbale nella seduta per il bilancio consiliare del 30 aprile 2010.

Eravamo allora perplessi e scettici per quella vendita della nuda proprietà dei terreni della località Falciano e lo siamo ancor di più oggi visto che il comune di Gricignano non corre il pericolo di un imminente dissesto finanziario visto anche l’avvenuta approvazione del bilancio comunale con programmazioni di opere triennali, e, soprattutto, non è per niente chiara la destinazione di quegli alloggi che dovrebbero essere venduti al comune di Napoli. Invitiamo per questo la commissione straordinaria ad un’attenta riflessione ed analisi sulla questione, ricordando che cedendo quei terreni in località Falciano si priva tutto il popolo di Gricignano di una proprietà senza la dovuta necessità visto il florido momento amministrativo. Invitiamo altresì tutte le forze politiche e le associazioni presenti sul territorio ad una riunione con tempi e modalità da concordare.

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