Contratto operatori socio-sanitari: proproga di tre mesi

di Redazione

Angelo PolverinoCASERTA. Si è conclusa positivamente, con la proroga per tre mesi, la lunga trattativa per i 108 operatori socio-sanitari di Caserta posti in scadenza di contratto, giovedì 31 marzo.

Il provvedimento è stato salutato con favore dal consigliere regionale del Pdl Angelo Polverino, da sempre vicino alle posizione delle maestranze. Il presidente della prima commissione, lo scorso 25 gennaio sulla questione, ha anche presentato al presidente della Giunta Regionale un’interrogazione tempestiva per valutare come l’ente di Palazzo Santa Lucia intendesse intervenire per garantire i trattamenti sanitari necessari per la tutela della salute dei cittadini di Caserta, assicurati attraverso il contributo degli operatori socio-sanitari precari con contratti atipici stante l’esclusione degli stessi, dagli accordi sulla stabilizzazione firmati da Regione e parti sociali il 29 dicembre 2010.

“C’è la piena consapevolezza della necessità di razionalizzare la spesa sanitaria e di riorganizzare i Servizi in modo più efficace ed efficiente – ha spiegato Polverino – ma chiediamo attenzione maggiore rispetto ai criteri di allocazione delle risorse. Non è tollerabile che ai cittadini casertani venga chiesto un sacrificio ulteriore e non è possibile non garantire il funzionamento delle strutture sanitaria individuate come essenziali nel rispetto del piano di rientro. Comprendiamo la necessità di adeguarsi alle indicazioni del piano di rientro, ma è difficile accettare anche in forza e alla luce delle gravissime carenze nelle dotazioni organiche del servizio sanitario di Caserta, l’esclusione di Caserta dall’allocazione delle risorse della specialistica ambulatoriale e l’assegnazione di ulteriori turni di specialistica esclusivamente su altri territori regionali (il sito www.specialistica.com pubblicizza da vari giorni che su Napoli, nelle ore pomeridiane del 31/03/2011 verranno banditi ulteriori turni di specialistica per il primo semestre 2011)”.

Nella sua analisi sulla situazione degli operatori del comparto sanità in provincia di Caserta, Polverino non trascura nulla. “Resta aperta inoltre la “questione” degli operatori del comparto di Caserta che posseggono i requisiti per la stabilizzazione in base all’art 81 ma sono ancora in attesa di regolarizzazione a differenza degli operatori con gli stessi requisiti di altre province – sottolinea – che invece sono stati regolarmente stabilizzati a tempo indeterminato”.

La posizione di Polverino trova riscontro in quella dei componenti del tavolo tecnico regionale sul precariato Barbara Andreoli, Pietro Lagnese, Alessandro Coccia. “Ribadiamo che si rende necessaria e pertanto chiediamo una programmazione sanitaria adeguata che preveda la valutazione delle dotazioni organiche relative ai Servizi essenziali erogati sul territorio regionale – sottolineano – la valutazione di un regolamento sulla mobilità intraregionale in linea con le direttive del piano di rientro una programmazione che consideri la Regolarizzazione del personale precario come snodo cruciale ed elemento fondamentale nella riorganizzazione del Sistema Sanitario Regionale”.

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