Il “Coordinamento per il Riscatto” incontra i tre sindaci del comprensorio

di Redazione

 CASAL DI PRINCIPE. Si è svolto, alla presenza di un folto pubblico, nella sala della Parrocchia Maria SS. Preziosa di Casal di Principe, l’incontro promosso dal “Coordinamento per il Riscatto” con i sindaci di Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa e Casapesenna.

Ai tre primi cittadini sono state poste 10 domande di interesse generale (demolizione prime case di necessità, piano traffico, rete idrica, federalismo municipale, raccolta differenziata e bonifica ambientale, Equitalia etc.) sui temi scottanti che interessano la popolazione della vecchia Albanova. Gli amministratori locali, ai quali le 10 domande erano state fornite tre giorni prima dell’incontro, per consentire loro di potersi documentare e dare risposte esaurienti, hanno evidenziato le difficoltà oggettive che devono, quotidianamente, affrontare per dare risposte esaurienti alle istanze della cittadinanza, ed hanno posto l’attenzione sulla scarsa collaborazione da parte della popolazione, abituata, spesso, solo a criticare.

I sindaci hanno ribadito che i bilanci comunali risentono di debiti pregressi che, spesso, impediscono di attuare una valida programmazione ed hanno precisato che si sentono, spesso, abbandonati o trascurati dai politici nazionali nel trovare soluzioni alle istanze della cittadinanza,in particolare per quanto riguarda il problema delle demolizioni delle case abusive che, oggi, rappresenta uno dei problemi più delicati da affrontare, sopratutto dopo la mancata approvazione del provvedimento che sospendeva le demolizioni delle prime case di necessitàin Campania, escluso dal Decreto Milleproroghe.

I componenti del coordinamento hanno ribadito ai sindaci che tutte le iniziative promosse finora, contro la discriminazione dei cittadini di Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa e Casapesenna, devono essere interpretate dagli amministratori locali non come un attacco alla loro autorità, legittimata dal voto popolare, ma sono la dimostrazione che, in questi tre comunità, vi sono numerosi cittadini che vogliono collaborare con chi, concretamente si batte per gli interessi generali e desiderano che gli amministratori locali siano trasparenti nell’attività amministrativa e rendano partecipi tutti i cittadini delle loro decisioni perché solo la collaborazione proficua tra tutte le parti può rendere possibile la risoluzione dei problemi che stanno stritolando l’economia della vecchia Albanova.

Il coordinamento ha infine annunziato che, nei prossimi giorni, sarà affissa nei tre comuni la “Lettera Aperta” al ministro degli Interni, Roberto Maroni, contenente l’invito ad un incontro pubblico nel corso del quale si dovràparlare dell’efficacia del “modello Caserta” e delle concrete iniziative che il governo intende intraprendere per porre un freno alla crescente disoccupazione ed alla crisi economica che, al Sud ed in particolare nei comuni della vecchia Albanova, anche a causa della discriminazione, ha raggiunto limiti notevoli.

“Proseguiamo – affermano dal coordinamento –in questa battaglia contro, l’ingiusta, discriminazione che ha colpito la popolazione dei tre comuni della vecchia Albanova, consapevole che si tratta di un percorso lungo e difficile che trova, spesso, ostacoli subdoli ed impensabili, a dimostrazione che non a tutti fa piacere che i cittadini di Casal di Principe, San Cipriano d’Aversa e Casapesenna siano trattati come gli altri Italiani, forse perché così facendo possono alimentare il loro potere e giustificare i contributi economici di cui beneficiano”.

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