Coppola: “Casal di Principe è…tante altre cose”

di Redazione

Alberto CoppolaCASAL DI PRINCIPE. Sono decine e decine le lettere giunte, in questi giorni, all’attenzione dei massimi vertici amministrativi del comune di Casal di Principe, …

… per ringraziare loro della memorabile celebrazione del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, tenuta appunto in questo comune, lo scorso 17 marzo. Gran parte delle missive vengono da cittadini casalesi, o di origine casalese, che ormai sono residenti fuori. Tutte sottolineano l’importanza, l’organizzazione e il significato dell’evento. Tra gli altri va ricordato che, in quell’occasione, il comune casalese ha voluto “scoprire” alla folla presente, tre grandi pergamene, che ora sono affisse nella sala consiliare: una che annovera i sindaci del comune in epoca borbonica; l’altra che riguarda i sindaci dell’Unita d’Italia; e una terza, meramente celebrativa e a futura memoria che ricorda quell’iniziativa, del Sindaco Pasquale Martinelli, del Presidente del Consiglio Teodoro Scalzone e dei consiglieri comunali, tutti citati in calce.

Fra le tante lettere pervenute, ci piace offrire all’attenzione dei giornali e media, quella scritta ed inviata dall’avvocato Alberto Coppola, figlio di Mattia Coppola, cittadino casalese e senatore per due legislature – dal 5 giugno 1968 al 24 maggio 1972 e dal 25 maggio 1972 al 4 luglio 1976 – e pronipote dell’altro Mattia Coppola, che è stato il primo Sindaco di Casal di Principe del ‘900 e, precisamente, nel1901. La lettera è emblematica della fierezza mai perduta, anzi ora ancora più forte, di un popolo e di tanti cittadini che si dicono “fieri di essere casalesi”.

Di seguito il testo della lettera dell’avvocato Coppola inviata al presidente Teodoro Scalzone:

“Gentilissimo Presidente,

dopo la partecipazione alla calorosa, appassionata e qualificata riunione del Consiglio Comunale del 17 marzo u.s. che ha celebrato il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, non posso sottrarmi al piacere e al dovere di ringraziare, anche a nome della mia famiglia, Te e l’intero consiglio comunale di Casal di Principe per averci concesso la possibilità di assistere ad un evento che, sono certo, confermando la qualità umana dei casalesi, segnerà l’origine del riscatto morale e civile della città che, ingiustamente, vive uno dei momenti peggiori della Sua storia.

Desidero farTi sapere che l’emozione che ha preso Te, nel corso del Tuo pregevole intervento, ha preso tutti i presenti e che le testimonianze riportate da tutti gli ex sindaci di Casal di Principe presenti hanno risvegliato un sentimento di orgoglio che è indispensabile coltivare per combattere le forze del male che si accaniscono contro la nostra Casale.

La qualificata nota di partecipazione della prof.ssa Corvino, inoltre, con la declamazione appassionata ed emozionata della poesia “marzo 1821” ha dimostrato, altresì, che casale dispone di generazioni nuove e forze giovani ancora fortemente determinate, studiose e preparate.

Gentile presidente, ancor più di prima, da tempo, ripeto che “mio padre era un casalese” e che di tanto sono orgoglioso; dopo la cerimonia cui ho avuto l’onore di partecipare, pur da semplice spettatore, orgoglioso lo sono ancor di più, grazie a Te ed ai casalesi di oggi.

Mi permetto di SuggerirTi, per segnare ulteriormente ed anche in forma pubblica l’avvio del “Risorgimento casalese” di invitare il Capo dello Stato, simbolo delle Istituzioni Nazionali, ad una manifestazione pubblica per confermare la qualità umana e civile dei Casalesi di oggi, lontani anni luce dalle fosche tinte con cui l’immaginario collettivo vede Casal di Principe.

Personalmente, confermandoTi i ringraziamenti ed i complimenti per la riuscita della Manifestazione, non posso che offrire a Te ed all’intera Comunità cittadina la mia solidarietà e la mia disponibilità nei confronti di qualunque iniziativa positiva intendiate assumere per un futuro di Casale e dei suoi giovani migliore di un recente passato”.
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