Il caso Di Santo rischia di riaprire contrasti tra Ciaramella e Golia

di Redazione

Antonio Di SantoAVERSA. Rimpasto si, rimpasto no. In attesa di sciogliere il rebus sull’opportunità di mettere mano per l’ennesima volta alla composizione della giunta guidata dal sindaco Mimmo Ciaramella, …

… la maggioranza di centrodestra che amministra la città normanna si appassiona intorno all’ennesima vicenda che ha poco di amministrativo, altrettanto di politico e molto di litigiosità gratuita: la “messa a riposo” dell’architetto Antonio Di Santo, dirigente dell’area tecnica del comune di Aversa.

Il professionista, dopo l’oramai famigerato litigio pubblico sulla casa comunale con Nicola Golia, coordinatore cittadino del popolo della Libertà e vice presidente dell’amministrazione provinciale di Caserta, sembra avere i giorni contati e non solo perché, secondo i consiglieri comunali del partito di maggioranza relativa, si è reso “colpevole” di essersi comportato da politico e non da dipendente comunale nel dopo litigio, ma anche perché così avrebbe chiesto lo stesso Golia per il quale il suo collega architetto non può rimanere un minuto di più su quella sedia dirigenziale per semplici motivi di opportunità politica.

Una richiesta che, in verità, viene mal digerita dallo stesso primo cittadino al quale Di Santo (che politicamente è legato al Gruppo della Libertà che fa capo al vice sindaco Nicola De Chiara) è legato da amicizia. Insomma, la “cacciata” di Di Santo, che ha un contratto, è bene ricordarlo, di natura fiduciaria, rischia di riaprire vecchi contrasti tra Golia e lo stesso sindaco Ciaramella. Come si ricorderà, infatti, non più tardi di due anni fa, c’era il trio Pasquale Giuliano – Nicola Golia – Giuseppe Sagliocco contro Ciaramella. Poi, i fatti e le circostanze della politica hanno portato alla situazione attuale.

Sempre a livello di rapporti interni al Popolo della Libertà, lo stesso rimpasto auspicato nell’esecutivo rischia di dividere il senatore Giuliano e il coordinatore cittadino Golia. Il primo, infatti, sarebbe dell’opinione di non forzare la mano e continuare con la composizione attuale, mentre il secondo sarebbe dell’opinione di dare vita a qualche cambio. Come si ricorderà, per la cronaca, a chiedere di entrare in giunta sono i consiglieri comunali Michele Galluccio, Mario Tozzi e Carlo Amoroso, al posto di Luciano Luciano, Vincenzo Lanzetta e Giampaolo Dello Vicario. Al punto in cui siamo, a meno di un anno dall’appuntamento elettorale della primavera del 2012, sono in molti a credere che, per motivi di opportunità, sia meglio lasciare tutto cosi com’è. In ogni caso, però, il sindaco Ciaramella qualche correttivo dovrà pur apportarlo, tenuto conto che non può rimanere senza assessore di riferimento un settore importante quale quello dei lavori pubblici lasciato dall’assessore Rino Rotunno.

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