Fabbricaria: “Trentola terreno poco fertile per la cultura”

di Redazione

 TRENTOLA DUCENTA. Circa un anno fa, l’associazione onlus Fabbricaria veniva derubata dei suoi “averi” all’interno della casa comunale di Trentola Ducenta.

Un danno materiale di circa mille euro: furono sottratti televisori, faretti, lampade e quadri. Materiale che l’associazione utilizzava per portare avanti la sua programmazione artistica e culturale, fatta di concerti e mostre d’arte. Dopo un anno, i ragazzi di Fabbricaria non hanno avuto più alcuna notizia sull’accaduto, nonostante aver regolarmente denunciato il fatto ai carabinieri della stazione locale. Hanno così deciso di rendere pubblico ciò che è avvenuto nei loro confronti, nelle parole del presidente Nicola Apicella. “L’anno scorso l’amministrazione che governava in quel periodo ha deciso di non rinnovarci la concessione dei locali adibiti a sede dell’associazione. Questo nonostante, grazie a noi, Trentola Ducenta fosse diventata meta culturale tra le più seguite della Campania tra gli amanti della musica indipendente”.

Agli eventi Fabbricaria hanno partecipato musicisti italiani ed internazionali, come la cantautrice olandese Gitta, il musicista elettronico giapponese Bsk, lo storico chitarrista italiano Giorgio Canali. Continua Apicella: “Ancora oggi – dice Apicella – non ho ben capito il perchè del mancato rinnovo, a fronte della nostra innegabile produttività, anche perchè in realtà non mi è stato mai spiegato. Inoltre, dopo la ‘cacciata’, durante un nostro sopralluogo nella ormai ex sede, ci accorgemmo che mancava praticamente di tutto: quadri, che ci erano stati donati da un artista locale, televisori, impianti di illuminazioni e tanto altro. I locali erano inoltre stati rinnovati, ma del nostro materiale nessuna traccia. La cosa che ci colpì fu quando scendemmo al piano di sotto dai vigili urbani, ed in bella mostra c’era uno dei nostri quadri, si, era anche uno dei più belli, gli si doveva il merito del gusto artistico”.

Fabbricaria, comunque, oggi ripartita con successo: una nuova sede ad Aversa, con concerti due volte a settimana che attirano pubblico da tutta la Campania. Ma gli episodi del passato bruciano ancora. Secondo il presidente dell’associazione “durante gli anni, a Trentola Ducenta, gli aiuti da parte dell’amministrazione sono stati pari a 0. In una sola occasione, dei 65 concerti proposti in due anni, ci è stato dato un piccolo aiuto economico, durante l’estate del 2008 per il nostro festival ‘Happy Colors for Happy People’, che in due giorni ha attirato più di duemila presenze. Ma è proprio lì che le tante ‘chiacchere’ e belle parole non si sono concretizzate. Il concerto è stato indebitamente interrotto, nonostante avessimo ottenuto regolare autorizzazione; non avevamo nessun supporto dalla protezione civile né dai vigili urbani, nonostante le richieste; per non parlare poi di un noto individuo del paese che si aggirava nel festival minacciando gli ospiti, gli artisti e l’organizzazione chiedendo soldi. Dopo questa esperienza, fantastica sotto il punto di vista artistico/culturale, paurosa sotto quello sociale, qualche mese dopo senza nessun preavviso né comunicazione il sindaco ci chiama dicendoci di allontanarci dalla casa comunale. Una situazione paradossale: un’associazione senza scopo di lucro che si impegna per il proprio territorio viene ricambiata in questo modo, un’associazione che durante il suo percorso ha avuto meriti nazionali ed internazionali. Trentola Ducenta, ahimè, non si è rivelata terreno fertile per iniziative culturali. Purtroppo”.

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