Bimbo ferito da colpo di fucile: ascoltato il fratello

di Nicola Rosselli

 TEVEROLA. Mentre continuano ad essere stabili le condizioni di P.L., il bambino undicenne di Teverola (tuttora ricoverato in prognosi riservata presso l’ospedale per bambini “Santobono” di Napoli) …

… che domenica mattina è stato colpito al volto da una fucilata partita da un’arma da caccia caricata a pallini, i carabinieri del reparto territoriale di Aversa, agli ordini del colonnello Francesco Marra, hanno ascoltato il fratello di 13 anni, che, al momento dell’incidente, ancora avvolto dal mistero, era in campagna, nei pressi dei Regi Lagni, in territorio del comune di Carinaro.

Proprio il 13enne, alla presenza di un assistente sociale, ha dichiarato ai militari di essere stato sì in compagnia del fratello ma che non si è accorto di quanto stava avvenendo perché lui era nella serra, mentre l’undicenne era fuori. Lo stesso ha dichiarato, inoltre, di non aver udito nemmeno il rumore e di essersi accorto di quanto avvenuto quando ha sentito le grida.

Intanto, le indagini continuano per verificare quale delle due ipotesi corrisponda al vero: il bambino potrebbe essersi ferito da solo maneggiando incautamente un fucile da caccia lasciato incustodito o potrebbe essere stato ferito da una persona che stava maneggiando l’arma (che non è ancora stata ritrovata) dalla quale potrebbe essere partito il colpo fatale. Le forze dell’ordine evidenziano anche l’omertà con la quale hanno dovuto fare i conti, nonostante la delicatezza di un incidente che vede vittima un bambino di 11 anni.

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