D’Angiolella auspica “un vero ed efficace cambiamento”

di Pina Vitolo

Francesco D'AngiolellaSAN MARCELLINO. “Ricordo che, dopo la sconfitta elettorale della Bilancia nel maggio 2006, alcuni candidati consiglieri comunali non eletti (come Ettore Cantile, Michele Di Martino) con il consigliere Colombiano aprirono il circolo socio-politico chiamato poi ‘Liberamente’, …

… con l’intento di fare ‘politica pulita’ ed autonoma, diversa rispetto a quella dell’ex sindaco Bocchino, ritenendolo responsabile della sconfitta elettorale e quindi da non votare più. Dimenticavano, però, di non essere stati eletti e che quasi tutti insieme avevano già amministrato col dottor Bocchino, in modo consenziente e forse mai critico in tutte le scelte operate”.

Così l’ex consigliere di minoranza Francesco D’Angiolella si esordisce, in un volantino distribuito alla cittadinanza di San Marcellino in vista delle prossime elezioni comunali. “Personalmente, – continua D’Angiolella – anche per serietà politica, conservo le mie convinzioni nella certezza di aver sempre espresso le mie opinioni senza farmi domare da nessuno e di aver dato lustro alla mia lista Bilancia, sia in maggioranza che in minoranza senza mai abbandonare il campo politico, come tanti altri hanno fatto e fanno ultimamente”.

Poi aggiunge: “La politica è anche libertà e capacità di pensare, di parlare e di agire con obbiettiva responsabilità, nell’esercizio dei propri ruoli. La politica senza idee è una disperazione”. In risposta a quanto detto ultimamente dai suoi ex colleghi della lista Bilancia, D’Angiolella commenta: “Ribadisco che il progetto politico di Liberamente non mi ha mai interessato, ritenendo sin dall’inizio più utile l’azione di opposizione. Intanto, nella Bilancia, come già da prima, e dopo la nascita di Liberamente, veniva sempre di più ritenuta necessaria la scelta condivisa di un candidato a sindaco con riconosciute capacità politico-amministrative per la tenuta del governo locale, comunque non ricadente sul nome di Colombiano, anzi… Poi, invece, con un’azione quasi di alto tradimento, trascurando il discorso di affidarsi alle competenze, veniva favorito con insistenza l’azione di asservimento della Bilancia alla nascente lista di Liberamente, ossia veniva consentito a quest’ ultima lista di imporre condizioni nella Bilancia prospettando accomodamenti di cariche istituzionali”.

“L’unica giustificazione ad accettare la candidatura di Colombiano – sostiene l‘ex consigliere – è compendiata nella offensiva convinzione di alcuni che la ‘politica è cambiata’ e ci vogliono probabilmente ‘altri mezzi’ e perciò bisogna fare qualche passo indietro per il bene del paese. Penso che debba essere così solo per migliorare le scelte e non, invece, per il bene (?) di altri forse. Sono le persone libere, capaci e meritevoli che possono onorare la vera politica”.

Infine, D’Angiolella rivolge un appello alla cittadinanza: “E’ ai giovani e meno giovani, donne e uomini, a cui mi rivolgo per chiedere di demolire tutti quei diversie nuovi mezzi ipotizzati per fare carriera politica. Bisogna creare nuovi entusiasmi per accendere ed aumentare le speranze nelle quali credere e per un vero ed efficace cambiamento, completamente diverso anche da quello promesso e non mantenuto dal sindaco Pasquale Carbone”.

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