Consigli mattinieri e incarichi: protesta del Pdl

di Redazione

 ORTA DI ATELLA. “Alla faccia del contenimento della spesa!”. E’ il commento dei consiglieri di opposizione del Pdl a margine della seduta consiliare tenutasi il 2 febbraio.

“A parte il fatto – dicono i berlusconiani – che il Consiglio è stato convocato, dopo tre mesi, in mattinata chiaramente al fine di rendere minima la partecipazione dei cittadini, contestiamo in particolare due punti. In primis, l’equiparazione dello stipendio del presidente del Consiglio comunale a quello di un assessore, oltre a relativi onerosi rimborsi di spese di viaggio perché domiciliato altrove ma residente ad Orta di Atella. Per adesso ha ricevuto un acconto di 3mila euro, come da determina del 31 gennaio scorso. Inoltre, vi è stata l’inutile istituzione della figura del vicepresidente del Consiglio, tra l’altro assegnata in modo antidemocratico alla maggioranza, con tanto di indennità”.

“Una situazione – spiegano dal Pdl – creatasi perché si sono raggiunti accordi ad insaputa di chi ha creduto, crede ed è coerente con il proprio elettorato. Noi consiglieri del Pdl non siamo mai stati in vendita, e questo il vecchio coordinamento evidentemente non aveva capito”. Tornando alla seduta di mercoledì, i consiglieri dell’opposizione ritengono che “il Consiglio si è svolto nel più assoluto isterismo politico, confermandosi la solita farsa. Tutto deciso da chi comanda. Poi dicono che la minoranza non propone, ma come facciamo se non ci ascoltano? Si offendono le persone sulla preparazione culturale, politica, parla sempre solo il sindaco e, alla fine, emerge sempre il solito dato: chi non è con me è contro di me”.

Poi i pidiellini parlano del nuovo coordinamento: “Rispetto al passato si vuole perseguire il bene comune, i contenuti andranno poi definiti in un percorso partecipativo, trasparente e democratico insieme a tutti colo che vorranno contribuire alla creazione del partito, ispirato a buon senso e non a dittatura, come si vuol far credere. Del resto siamo convinti che i tentativi di screditarci falliranno miseramente, perché la credibilità delle persone che rappresentano il Pdl è tale che non potrà essere smontata facilmente”.

“La città – continuano – ha bisogno di un partito forte, autorevole e unito, in grado di assolvere al compito a cui è chiamato da migliaia di simpatizzanti ed elettori, la città necessita di risposte, pronte ed efficaci, i cittadini vogliono servizi efficienti. Ormai, per chi non se ne fosse accorto, Orta di Atella non è più una città con problemi ma è essa stessa il ‘problema’. E noi ci viviamo dentro. L’amministrazione spreca soldi con incarichi esterni ed interni mentre i giovani cercano lavoro girovagando tra un call center ed un altro; mentre le nostre famiglie cercano il modo di arrivare a fine mese guardando alla rata del mutuo, le bollette della luce e del gas; mentre sulle nostre strade si aprono voragini pericolosissime. E la maggioranza che fa? Pensa a costruirsi un ‘laboratorio politico’ così che qualcuno potrà puntare ad occupare una nuova poltrona. Una giunta comunale latitante sul territorio e nei problemi dei cittadini si riunisce per creare ‘laboratori politici’ in cui si ricicla di tutto. Una vergogna ideologica. Basterebbe far funzionare il Comune e ad avere assessori all’altezza di essere ciò per cui hanno chiesto di farsi votare, ovvero all’altezza di fare il bene comune”.

Il Pdl, infine, invita il sindaco “a far convocare il Consiglio in orari serali, magari il venerdì, e dare opportunità democratica ai consiglieri di poter parlare con la stessa durata visto che si asserisce sempre che solo il Consiglio è la sede in cui confrontarsi. Tanto sappiamo che ciò non avverrà, poiché si ha paura del confronto, ci si nasconde. Intanto, nell’ottica del vero risparmio, noi del Pdl rinunciamo anche al gettone di presenza”.

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