Alex Zanotelli a Recale contro la privatizzazione dell’acqua

di Redazione

Alex ZanotelliRECALE. Comunità parrocchiale in fermento a Recale. Sabato 19 febbraio arriverà in città Alex Zanotelli, padre comboniano, fondatore e ispiratore di diversi movimenti italiani di pace e di giustizia sociale.

Ospite di don Franco Catrame, cui è legato da profonda amicizia, padre Zanotelli, alle 18, dirà messa nella chiesa di Santa Maria Assunta, in via Municipio, e poi si tratterrà con i fedeli e con quanti vorranno ascoltarlo per parlare di acqua pubblica. L’incontro cade in un momento particolarmente significativo, dopo la sentenza della Corte Costituzionale sull’ammissibilità di due quesiti referendari contro la privatizzazione dell’acqua.

«Che la Corte Costituzionale, piuttosto conservatrice, – afferma il padre comboniano – abbia accolto queste due istanze sull’acqua, in contrasto con i dogmi del sistema neoliberista, è un piccolo miracolo. E questo grazie agli straordinari costituzionalisti che le hanno formulate e difese e alla cittadinanza attiva di questo Paese che sta diventando il nuovo soggetto politico con cui anche i partiti dovranno fare i conti».

«La crescente politica di privatizzazione è moralmente inaccettabile, quando cerca di impadronirsi di elementi così vitali come l’acqua, creando una nuova categoria sociale: gli esclusi», commenta don Franco.

Per l’occasione, l’associazione Cruna, media partner dell’evento, allestirà nella chiesa una mostra su don Peppino Diana, curata dal consorzio Agrorinasce, dalla parrocchia San Nicola di Casal di Principe e dalla Fondazione Polis della Regione Campania. In 24 pannelli verranno ripercorse la vita e le opere del prete ucciso dai casalesi il 19 marzo del 1994. Don Diana venne assassinato nella sacrestia della sua chiesa, mentre si accingeva a celebrare messa. Due killer lo affrontarono con una pistola: i cinque proiettili esplosi andarono tutti a segno, due alla testa, uno in faccia uno alla mano e uno al collo. L’omicidio, di puro stampo camorristico, fece scalpore in tutta Italia. Persino papa Giovanni Paolo II, durante l’Angelus, pronunciò parole di cordoglio.

«L’accostamento ambiente e camorra – argomenta Vincenzo De Angelis di Cruna -, se qualche anno fa poteva apparire azzardato, oggi non lo è più. Decine di inchieste giudiziarie e giornalistiche dimostrano, ormai, che la malavitaè anche un’organizzazione ecomafiosa, che lucra sullo smaltimento illecito dei rifiuti e sulla deturpazione del territorio». Zanotelli è già stato a Recale l’anno scorso, durante il secondo “Tagliando” di Cruna.

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