Bove: “L’ospedale di Maddaloni sta per chiudere”

di Redazione

Elio BoveMADDALONI. “Diventano flebili le speranze di tenere in vita l’Ospedale di Maddaloni. Dal riordino della nuova pianta degli Ospedali della provincia di Caserta, ci sono solo conferme.

La confluenza dell’Ospedale di Maddaloni in quello di Marcianise è accelerata con 13 milioni di euro. Con il solo vantaggio della proroga di ulteriori 60 mesi sui tempi di attuazione del trasferimento a Marcianise”. Sulle linee guida tracciate dal Commissario dell’Asl, Paolo Menduni, interviene Elio Bove. Il progetto di riorganizzazione prevede perfino il salvataggio dell’Ospedale di Teano in Ospedale di comunità, che garantirà l’assistenza sanitaria di breve durata e la salvezza dello stesso.

“E’ questa una sconfitta della politica. Lo smantellamento dell’Ospedale di Maddaloni è già in atto. Ma è grave – continua Bove – che Ospedali come quello di Teano e San Felice siano stati messi al sicuro ed invece il nostro ha già il suo destino segnato. Eppure la politica si era impegnata a salvarlo, con un Consiglio Comunale, convocato ad hoc. E’ un altro smacco per la città, che già paga per il depauperamento di importantissimi servizi sanitari. Le attenzioni per il nostro territorio si concentrano solo quando c’è da ampliare la Cementir o la Turbogas. Ciò che sta accadendo è inaccettabile. Alcuni politici facciano il mea culpa. Quei politici che hanno ricevuto un alto consenso a fronte di un disimpegno totale per una città che purtroppo non è rappresentata nei consessi che contano”.

Bove critica fortemente l’operato del Commissario dell’Asl, Paolo Menduni, che ha sostituito Ferdinando Romano al vertice dell’Azienda Sanitaria. Quest’ultimo rientrato a Roma per volere del sindaco Alemanno. “Menduni non si trova in quel posto per grazia ricevuta, ma rappresenta la continuità di Romano. La sua nomina è politica e segue le scelte della politica che l’ha voluto. Una politica che vuole privare a tutti costi Maddaloni del suo Ospedale accorpandolo a quello di Marcianise. A Marcianise così si realizzerà il vero Policlinico. Maddaloni invece è stata cancellata da qualsiasi ragionamento che riguardi la sanità pubblica. Rimane in vita – aggiunge Bove – solo la speranza che il Commissario Menduni si passi la mano sulla coscienza, a fronte di un impegno che dovrebbe coinvolgere la politica della maggioranza. Che a questo punto non può più tirarsi indietro e scaricare su responsabilità passate. Siamo stati solo presi in giro con la storiella che non potevamo avere l’Ospedale sotto casa. E mentre noi ci siamo seduti, gli altri si sono attrezzati per non perderlo. A Teano, per esempio, è scesa in campo la parlamentare Picierno, a difendere il suo territorio. La stessa cosa ha fatto il Consigliere Regionale De Lucia per la sua San Felice. Noi invece paghiamo per la latitanza della politica. Il governo cittadino con quello provinciale e regionale costituisce una filiera istituzionale. Già questo dovrebbe bastare per essere garantiti. E’ una filiera però che non funziona se non per gli ampliamenti che colpiscono la città. Come è successo con la Cementir e come succederà per la Turbogas. Probabilmente non interessa tenere in vita l’Ospedale. In questa fase di riordino, il Sindaco potrebbe alzare la voce e farsi sentire. Quello che sta mettendo in atto il Commissario Menduni non passa certamente per la sua volontà. Ma il Sindaco non può starsene a guardare. Può incidere molto e fare in modo che la struttura di Maddaloni conservi la sua autonomia. E’ l’unico modo – conclude Elio Bove – per salvare anche il Policlinico, che con il polo ospedaliero di Marcianise a regime, non avrebbe più motivo per vedere la luce. Il nostro nosocomio potrebbe diventare una struttura specialistica a sostegno del Policlinico. Se viene meno questa volontà, significa che è stato tutto deciso”.

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