Sparatoria a Malpensa, tunisino “entra” con Suv in aeroporto

di Redazione

 MILANO. Sparatoria lunedì mattina all’aeroporto milanese di Malpensa. Un uomo, tunisino,ha sfondato con l’auto una vetrata del terminal 1 ed è stato poi ferito dalla polizia a colpi di pistola.

Il nordafricano, Ben Abdel Ganouni Sadallah, 42 anni, regolare in Italia, secondo una prima ricostruzione, avrebbe sfondato a bordo di un suv Hunday Tucson rubato la porta numero 14 del terminal 1 dello scalo. Una volta sceso armato di un coltello ha aggredito un poliziotto e un collega dell’agente gli ha sparato, ferendolo a un piede.Poi è stato arrestato e portato all’ospedale di Gallarate. Ora è accusato di danneggiamento pluriaggravato, resistenza a pubblico ufficiale e tentato omicidio.

L’uomo è sposato con una donna italiana. Da quanto si apprende, il gesto non ha finalità terroristiche e l’autore avrebbe agito in preda a un raptus. Ora si sta cercando anche di capire se l’arrestato fosse sotto l’effetto di alcool oppure abbia problemi psichici. Si tratta di un “soggetto particolare”, ha riferito il questore di Varese.

A bordo dell’auto l’uomo era in compagnia della mogliee di tre figli piccoli, due maschi e una femmina, con i quali il tunisino risiede a Ceriano.Tutti e cinque erano senza documenti, e quindi si potrebbe escludere che qualcuno fosse in procinto di partire. Fra i coniugi sarebbe scoppiato un furioso litigio: la rabbia avrebbe portato il tunisino a perdere il controllo dell’auto e a sbattere contro la vetrata, provocando la reazione dei poliziotti presenti.

“L’uomo è sceso dalla macchina e mi ha puntato contro un coltello lungo diversi centimetri. Io sono scappato e ho cercato di nascondermi”, racconta un dipendente Sea. “Ho visto la macchina che si schiantava contro la porta a vetri e rimaneva incastrata – continua il testimone – e l’uomo è uscito e mi ha puntato contro il coltello. Io sono scappato e lui ha iniziato a seguirmi, ma non appena visto un carabiniere si è scagliato contro di lui armato. Gli hanno sparato e attorno a lui si sono radunati la moglie e i bambini, e si sono gettati a terra”, ha aggiunto. “Ho avuto molta paura, anche perché attorno a me si era creato il panico, con decine di persone che urlavano e correvano da tutte le parti”.

Il terminal uno dell’aeroporto milanese è stato evacuato e i voli in partenza bloccati per oltre un’oraa causa della chiusura delle operazioni di chek-in. I voli in arrivo sono invece rimasti regolari.Chiusoanche lo svincolo stradale che porta all’area. La situazione, dopo qualche ora, è tornata alla normalità.

L’episodio scatena anche una polemica politica, con il capogruppo del Pd in commissione Trasporti alla Camera, Michele Meta, parla di “gravissime falle nella sicurezza dell’aeroporto internazionale, obiettivo sensibile come pochi altri nel Paese”, e chiede al ministro degli Interni Roberto Maroni “di spiegare quanto prima in Parlamento cosa sia accaduto e soprattutto come sia stato possibile per un cittadino comune vulnerare così facilmente con la propria automobile il check in del terminal 1 di Malpensa”. Ma il presidente della società di gestione aeroportuale, Sea, Giuseppe Bonomi, replica: “Il sistema di sicurezza – ha detto – ha retto in maniera straordinaria e c’è stato un intervento immediato della polizia”.

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