Emergenza immigrati, affonda barcone al largo della Tunisia

di Redazione

 LAMPEDUSA. Al largo della Tunisia un barcone sovraccarico di immigrati, in fuga dal loro Paese dove da giorni infuriano scontri tra manifestanti e polizia, si è spezzato in due ed è affondato nel golfo di Gabès.

Un giovane è morto e c’è un disperso (mal le vittime potrebbero essere di più), mentre dieci persone sono state portate in salvo e tre di queste all’ospedale di Zarzis per accertamenti. I naufraghi sono stati soccorsi da motovedette e trasportati a terra. Secondo fonti locali, l’imbarcazione, salpata da Zarzis,avrebbe dovuto raggiungere una nave sulla quale i clandestini si sarebbero dovuti imbarcare per poi salire, una volta nei pressi di Lampedusa, su un’altra imbarcazione per raggiungere l’isola.

Intanto,è emergenza a Lampedusa, dove in quattro giorni sono sbarcati 4mila migranti. L’enorme flusso di clandestini dalla Tunisia verso l’Italia è dovuto, in particolare per quanto riguarda il porto di Zarzis, alla pressoché assoluta mancanza di vigilanza negli scali marittimi. Nella città si sono riversate migliaia di persone e il mercato dei “posti barca” è fiorente e si svolge in assoluta tranquillità. Un freno almeno parziale a questo mercato potrebbe venire dalla presenza di un maggior numero di militari dell’esercito. Anche perché, secondo fonti locali, per procurarsi i due-tremila dinari (1.000-1.500 euro) chiesti per un imbarco c’è chi compie furti e rapine.

A gestire la nuova emergenza immigrati a Lampedusa sarà il prefetto di Palermo Giuseppe Caruso, come deciso dal ministro dell’Interno Roberto Maroni, il quale ha messo appunto un’ordinanza di Protezione Civile che sarà messa a punto nelle prossime ore.

Il Consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza umanitaria. E,a meno di ripensamenti,il governo insiste sulla chiusura del centro di accoglienza. “Si punta al trasferimento entro sabato di tutti gli immigrati presenti sull’isola” ha ribadito il sindaco di Lampedusa Bernardino De Rubeis. Sabato mattina, infatti, è iniziato un ponte aereo con i primi due voli diretti a Bari. Altri 200 immigrati sono stati imbarcati sulla nave di linea della Siremar per Porto Empedocle.

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