“Aiutatemi a ritrovare Mike”, appello della vedova dopo il furto della salma

di Redazione

Mike Bongiorno ROMA.A circa una settimana dal furto della salma di Mike Bongiorno nel cimitero di Arona, in provincia di Novara, la vedova del famoso presentatore, Daniela Bongiorno, lancia un appello: “Aiutatemi a ritrovare MIke”.

Dallepagine di Repubblica, Daniela si rivolge anche ai banditi: “Si facciano vivi”. E auspica che chiunque possa dare agli inquirenti “informazioni utili”.

Fino ad oggi, infatti, non vi è stato nessun contatto tra la famiglia Bongiorno e i rapitori. Ma la vedova dice di non volerne avere personalmente: “Non ho richieste da avanzare a quei banditi. Se dovessi essere contattata da loro non so come reagirei. Si facciano vivi con la polizia e con i miei figli”. L’appello, quindi, Daniela lo rivolge principalmente agli italiani: “Siamo pronti a ricompensare chiunque ci dia informazioni utili al ritrovamento di mio marito. I miei figli ed io lo rivogliamo moltissimo, ma, vede, sappiamo che lui non soffre. Male – sottolinea – non gliene possono fare”.

Daniela, inoltre,ci tiene a chiarireche “nessuno deve più permettersi di accostare questa nostra tragedia alle vicende di Berlusconi. Nulla avvicina più la mia famiglia al presidente del Consiglio. Non lo sento e non lo vedo dal giorno del funerale, pur essendo il padrino di Leonardo”. Il riferimento della vedova è alle dichiarazioni rilasciate dalla senatrice Ombretta Colli la quale, a poche ore dal furto della salma, si augurava che Mike non avesse “pagato anche dopo la morte la sua amicizia con Silvio Berlusconi” e che il furto delle spoglie nonfosse “un dispetto al presidente del Consiglio”, in questi giorni in cui “tutti parlano male del premier”.

Intanto, nessuna novità sul fronte delle indagini, anche se la vedova fa sapere: “Magistrati e polizia sono vicini a noi con professionalità e molta delicatezza, ma per il momento non ho novità”. Gli investigatori ritengono che la banda fosse di almeno cinque elementi perché la bara era molto pesante e per trasportarla a spalla per i viali del cimitero sarebbero state necessarie almeno quattro persone. Inoltre – altro particolare del quale sono convinti i carabinieri – il feretro è stato poi portato via con un mezzo, probabilmente un furgone: una quinta persona stava aspettando gli altri alla guida del mezzo e, in più, potrebbe esserci stato qualche “palo” a controllare che tutto filasse liscio. Finora non è arrivata alcune rivendicazione del furto e non risultano richieste di denaro.Nella stessa zona, era il 2001, vennetrafugata la bara del banchiere italianoEnrico Cuccia ai fini di riscatto, poi ritrovata. In quell’occasione furono arrestati anche i responsabili, due operai.

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