Agguato nel lucchese, imprenditore ucciso a colpi di pistola

di Redazione

 LUCCA. Stefano Romanini, imprenditore di 46 anni, è rimasto ucciso in un agguato sotto la sua abitazione di Camaiore (Lucca), nella centralissima via Battisti.

L’uomo, sposato e padre di due figlie di 22 e 26 anni, titolare di una ditta di escavazioni, è stato raggiunto da dieci colpi di pistola calibro 9, esplosi da un killer che lo attendeva in strada. E’ morto poco dopo il ricovero all’ospedale Versilia.

Secondo una prima ricostruzione, Romanini, intorno alle 7 di martedì mattina, stava per salire a bordo della sua Volkswagen Golf, quando è stato avvicinato da un uomo che, col volto coperto da cappuccio e pistola in pugno, gli ha esploso i colpi, per poi darsi alla fuga.  La moglie dell’imprenditore ha udito gli spari, è scesa in strada e, vedendo il marito riverso al suolo in una pozza di sangue, ha allertato i soccorsi. Sul posto è giunta la polizia di Viareggio, che ha aperto le indagini. Una vera e propria esecuzione, questo è l’unico dato certo, e non di un’aggresione a scopo di rapina.

Romanini qualche mese fa aveva ricevuto un avviso di garanzia per i lavori svolti nella zona di Mirteto dove il 31 ottobre scorso una frana uccise il camionista 48enne Aldo Manfredi. Lui era il titolare della ditta di escavazioni che aveva eseguito i lavori. Inoltre, si apprende che, prima del Natale scorso, aveva subito dei danneggiamenti alla sua auto.

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