Egitto, un milione in piazza contro Mubarak. Italiani rientrano dal Cairo

di Redazione

 CAIRO.Numerosi i dimostranti anti-governativi che si sono radunati in piazza Tahrir al Cairo, nel giorno della “marcia di un milione”. Lo riferiscono i media arabi.

Un milione di persone tutte insieme per le strade per cercare di dare, in concomitanza con lo sciopero generale che paralizza il Paese, la “spallata” definitiva al presidente. Un secondo corteo è stato organizzato ad Alessandria. Obiettivo dei manifestanti il palazzo presidenziale, meta finale della manifestazione. Al tempo stesso, militanti e dirigenti del Partito nazionale democratico di Mubarak starebbero preparando una contro-manifestazione ad Ismailiya in suo favore. Intanto,è atteso martedì il rientro al Cairo, alle 15, di Ahmed Zewail, uno dei candidati più forti alla presidenza nel dopo-Mubarak.

I collegamenti internet restano bloccati in tutto il Paese, l’ultimo fornitore d’accesso ancora in funzione, il gruppo Noor, è stato bloccato lunedì. Il colosso americano Google ha annunciato di aver messo a punto con Twitter un sistema che consente di inviare twit senza necessità di collegarsi al web. Stop anche ai treni, nel tentativo del governo di limitare l’afflusso di manifestanti al Cairo.

Intanto, il principale leader dell’opposizione, Mohamed El Baradei, ha fatto appello ad una revisione della politica di Washington: “È necessario che inizi a costruire la fiducia con la gente, non con chi opprime la gente”, ha detto il premio Nobel ed ex direttore generale dell’Aiea rivolgendosi al presidente Usa Barack Obama in una intervista alla Cnn.

Il vicepresidente egiziano Omar Soleiman ha annunciatolunedì sera di essere stato incaricato dal presidente Hosni Mubarak di avviare il dialogo con tutte le forze di opposizione sulla riforma costituzionale e legislativa. L’esercito in un comunicato ha definito “legittime” le richieste dei manifestanti e ha promesso che non userà la violenza per reprimere le manifestazioni. Nel frattempo continua l’esodo dei cittadini stranieri dall’Egitto.

La tv di Stato egiziana ha invitato i cittadini a rimanere in casa ed evitare di unirsi alle manifestazioni paventando possibili episodi di violenza. Intanto, è atteso oggi il rientro al Cairo, alle 15, di Ahmed Zewail, uno dei candidati più forti alla presidenza nel dopo-Mubarak.

Nel frattempo è rientrato in Italia il C130 dell’aeronautica militare che ha rimpatriato le prime settanta persone che si trovavano in Egitto. Il volo, organizzato dal ministero degli Esteri, è atterrato all’aeroporto militare di Pratica di Mare poco dopo le sei del mattino di martedì. L’ultima a uscire dal velivolo è stata una bambina di circa 5 anni, in braccio alla madre. Tutte le persone sono state assistite da personale della Farnesina che hanno distribuito caffè, tè e cibo nell’attesa del disbrigo delle pratiche doganali. Hanno poi lasciato l’aeroporto a bordo di due pullman civili, dopo aver detto a militari e personale di non dimenticare gli altri italiani ancora al Cairo. L’ambasciatore italiano nella capitale egiziana, Claudio Pacifico, nel frattempo torna a sconsigliare “tassativamente” ai connazionali di recarsi in Egitto: “C’è obbligo di saggezza” ha detto parlando a Radio Anch’io, perchè anche nelle zone che in questo momento appaiono più tranquille, grazie all’intervento dell’esercito, “la situazione potrebbe cambiare” nel giro di poche ore.

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