Patrimonio dei consiglieri, Radicali: “Fuori gli atti”

di Redazione

da sin. Francesco Giaquinto, Luca Bove e Elio De Rosa CASERTA. Nell’ambito della campagna “La trasparenza nella politica”, promossa da Radicali Italiani, l’associazione radicale “Legalità e Trasparenza” e l’associazione “Luca Coscioni” …

… hanno portato alla luce l’inadempienza dei consiglieri del comune vanvitelliano a presentare i dati richiesti dalla legge 441 del 1982 (disposizioni per la pubblicità della situazione patrimoniale di titolari di cariche elettive e di cariche direttive di alcuni enti). Successivamente la stessa negligenza è stata riscontrata da parte dell’Ente provinciale, con una richiesta di accesso agli atti protocollata in data 15 luglio 2010. La norma dice che entro tre mesi dalla proclamazione, tutti i titolari di cariche elettive nazionali, regionali, provinciali e comunali devono presentare una dichiarazione con l’elenco dei beni mobili, immobili e partecipazioni societarie, oltre alla lista degli incarichi ricoperti e l’ammontare delle spese sostenute per la campagna elettorale. Per di più, secondo la medesima, tutti i cittadini che ne facciano apposita richiesta hanno il diritto di conoscerle.

Il 15 luglio scorso, Elio De Rosa, tesoriere dell’associazione radicale Legalità e Trasparenza, protocolla a suo nome, in qualità di cittadino elettore della provincia di Caserta, una richiesta di accesso agli atti in base alla citata legge. Dopo ben 7 mesi di silenzio, si reca presso gli uffici competenti per chiedere informazioni sullo stato della richiesta fatta, ricevendo dopo qualche giorno come risposta una strana lettera firmata dal direttore generale, che riporta testualmente: “Le S.S.L.L. sono invitate, pertanto, a trasmettere allo scrivente gli atti richiesti, ciascuno secondo le rispettive competenze di Settore”.

De Rosa, tesoriere dell’associazione radicale Legalità e Trasparenza, afferma: “E’ assurdo trovarsi dopo tutti questi mesi con un pugno di mosche in mano, abbiamo chiesto gli atti a partire dal 2008, tali documenti dovevano già essere racchiusi e catalogati in un apposito registro o bollettino e messi a disposizione dei richiedenti, è ingiustificato questo ulteriore ritardo. Ancora una volta viene leso il diritto dell’elettore, quanti anni dovranno ancora passare prima di vedere attuata questa legge? I radicali casertani fanno un appello a Domenico Zinzi, che lo scorso 3 luglio in occasione di un tavolo che promuoveva l’istituzione dell’Anagrafe pubblica degli eletti a Caserta, si dichiarava disponibile ad istituirla anche per l’Ente da lui amministrato, affinché intervenga in merito a questa grave irregolarità che persiste alla Provincia da quasi un trentennio ed è solo sua la facoltà di diffidare, secondo l’articolo 7, i consiglieri inadempienti. Al contempo chiedono ai capigruppo di tutti gruppi consiliari che hanno davvero a cuore il rispetto della legalità ed effettiva trasparenza delle istituzioni di intervenire.

nella foto, da sin. Francesco Giaquinto, Luca Bove e Elio De Rosa

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