CASERTA. Pio Del Gaudio dimostra tutti i suoi limiti nel tentativo di fare informazione sul Macrico. Nella sua totale impreparazione, mette nel calderone anche lassessore provinciale Marco Cerreto.
Scaricare poi sul commissario prefettizio Pietro Mattei la responsabilità del recupero dei fondi del Macrico, è la dimostrazione di come non abbia alcun rispetto per il ruolo istituzionale. Lintervento di Giovanna Maietta, presidente dellassociazione Caserta Bene Comune, è deciso e prende di mira Pio Del Gaudio, designato dal Pdl cittadino come candidato sindaco.
I fondi spiega Maietta sono alla Regione e non cè necessità di tirare in ballo il commissario. Il solo intervento del consigliere Angelo Polverino, presidente della Commissione Affari istituzionali, potrebbe essere sufficiente per mettere in cassaforte i 40 milioni di euro. Del Gaudio purtroppo ha le traveggole. Quelli della Regione spiega Maietta sono finanziamenti destinati alla città di Caserta e non possono prendere altre strade. Si informi e scoprirà che la Regione ha avviato per la città di Caserta il programma integrato urbano, con la giunta Bassolino, che lui conosce bene per essere stato consulente dellassessore Cozzolino, grazie alla facoltà discrezionale di chi decide con la logica più indecente del consociativismo.
Maietta va nei particolari e chiarisce: Il programma consiste nel recupero e la riqualificazione dellarea ex Macrico. Altri interventi riguardano il Parco della Reggia, il borgo di San Leucio e il Bosco di San Silvestro. Lintero progetto prevede un investimento complessivo pari a 120 milioni di euro, di cui 75 della Regione Campania, 30 del Ministero dei Beni Culturali e gli altri messi a disposizione dalla Provincia e dal Comune di Caserta. Laspirante candidato a sindaco deve sapere, inoltre, che i 75 milioni della Regione Campania sono così suddivisi: 44 milioni e mezzo per il programma urbano, e gli altri come cofinanziamento per gli interventi legati al 150° anniversario dellUnità dItalia. Provi a chiedere allonorevole Nicola Cosentino e allonorevole Giovanna Petrenga, suoi sponsor per la candidatura a sindaco, che fine hanno fatto i 30 milioni del Ministero dei Beni Culturali. Faccia uno studio scrupoloso e scoprirà che quei i 30 milioni del Ministero non ci sono più ed è per questo che il Macrico è saltato.
E saltato continua Giovanna Maietta per quelle speculazioni politiche di cui Del Gaudio si riempie la bocca quando non sa che cosa dire. Laccordo che il Pdl ha fatto fallire era stato concepito per dare vita ad un intervento che avrebbe potuto offrire grandi occasioni di sviluppo e contribuire a migliorare la qualità della vita a Caserta. Purtroppo i retroscena di queste torbide vicende non vengono raccontati perché se la politica non la smette di mettere i bastoni tra le ruote a chi amministra e continua a dire le bugie, chi ci perde è solo Caserta. Per questo motivo ho chiesto di ripensare ad un nuovo programma per il Macrico, partendo dai fondi regionali, che non richiedono alcuno sforzo per essere messi in cassa. Del Gaudio, senza scomodare il commissario Mattei, parli con Caldoro e ad acquisizione dei finanziamenti, si adoperi per istituire un nuovo partenariato, con la necessaria partecipazione della Chiesa.
I fondi conclude Maietta sono stati assicurati da un lavoro congiunto di tutte le istituzioni, nazionali e locali, impegnate nel progetto. Cambiato il quadro politico a livello nazionale, eccoti la sorpresa dellex sottosegretario del governo Berlusconi. Di quel Cosentino, che non ha mosso un dito per assicurare la quota parte del governo centrale. Ha fatto di tutto perché il progetto del Macrico non vedesse la luce, dimostrando ancora una volta come è lontano dai casertani veri. Da quei casertani che diffidano della sua politica. Ciò che dice Del Gaudio è in linea con la politica di Cosentino che non mira certo allinteresse pubblico.