False fatturazioni: 5 arresti e sequestri per 15 milioni di euro alla Beton

di Redazione

 CASAL DI PRINCIPE. Hanno omesso di dichiarare un imponibile per circa 10 milioni di euro ed emesso false fatture per operazioni inesistenti verso 79 aziende.

Nel mirino finisce di nuovo la “Beton Campania”, con sede a San Tammaro, nel casertano, operante nel settore della produzione di calcestruzzo. Agli arresti Nicola Corvino, 60 anni, di Casal di Principe e residente a Castel Volturno; Paolo Iorio, 39 anni, di San Cipriano di Aversa; Angelo Morra, 53 anni, nativo di Teverola e residente ad Aversa; Raffaella Pezzella, 45 anni, nativo di Casal di Principe e residente a Caserta; Claudio Schiavone, 45 anni, di Casal di Principe. I primi due sono finiti in carcere, gli altri ai domiciliari. Sequestrati 9 complessi aziendali riconducibili agli arrestati, le quote detenute da questi ultimi in altre 10 società, per un valore complessivo di oltre 15 milioni di euro.

L’operazione è stata compiuta dal nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Caserta, che ha eseguito le ordinanze emesse dal gip del tribunale di Napoli, richieste dalla Direzione distrettuale antimafia. A tutti gli arrestati sono contestati reati di natura tributaria, mentre a Corvino e Iorio anche il reato di associazione a delinquere. In quest’ultima circostanza il gip ha escluso l’aggravante di favoreggiamento al clan camorristico dei Casalesi.

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