Il Pd casagiovese in campo per i referendum

di Redazione

 CASAGIOVE. In quel milione e 400mila firme che hanno reso possibile i due referendum con i quali i cittadini possono bloccare ogni tentativo di privatizzazione dell’acqua e le speculazioni che ne seguirebbero, …

… c’è anche il contributo dei casagiovesi. Grazie al lavoro svolto su tutte le piazze cittadine da tanti volontari che hanno, col gazebo del Pd, testimoniato la loro disponibilità ad una battaglia che ha per solo obiettivo il bene comune; grazie all’impegno profuso in tante domeniche e alla generale positiva adesione di tanti concittadini, abbiamo potuto essere parte importante dell’attività svolta in provincia per la raccolta delle firme.

Ma quel lavoro non è finito, come sottolinea Giuseppe Carlo Comes: “Adesso comincia la seconda e più importante parte di esso. Prende il via la campagna per il si ai due quesiti referendari. E come aveva previsto Gandhi quando scriveva… ‘prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono…Poi vinci…’ è iniziata l’azione di disturbo. Il ministro dell’Interno vuole proporre la data del 12 giugno per le votazioni. Un mese dopo le elezioni amministrative. Lontano dall’attenzione della gente, a prevedibile calura iniziata, col boicottaggio assicurato da parte delle televisioni e dei giornali berlusconiani. I comitati promotori hanno, invece, proposto l’accorpamento con le elezioni amministrative. Si risparmierebbero centinaia di milioni di euro e si darebbe a tutti la possibilità di votare. Un appello in tal senso può essere firmato aprendo il sito dei comitati su Internet ed io invito tutti i casagiovesi a farlo”.

“Il Paese, – continua Comes – davanti ad uno scontro istituzionale scatenato da chi ha il solo intento di difendere privilegi e impedire alla legge di fare il suo corso, ha bisogno che i cittadini tornino arbitri del proprio destino. Una vittoria ai referendum per riaffermare che l’acqua è di tutti, sarebbe un contributo importante al ritorno della normalità democratica del Paese e una spinta a ritrovare, insieme, la voglia di ricominciare a camminare verso un futuro migliore dopo i tempi del ‘caimano’. La stessa campagna elettorale per il rinnovo del Consiglio comunale non può non sottolineare, con i temi più importanti che compongono il progetto per la città futura, le grandi questioni che, come l’acqua proprietà di tutti, segnano la civiltà e i fondamenti solidali di un Paese”.

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