Consiglio, opposizione: “Il sindaco stranamente nervoso”

di Redazione

Mimmo D’AgostinoCARINARO. Nell’ultima seduta del Consiglio comunale di Carinaro, che ha visto l’insediamento del Consiglio dei Ragazzi e la celebrazione della Giornata della Memoria, secondo l’opposizione il sindaco Mario Masi è apparso “stranamente nervoso”.

Infatti, al saluto dei consiglieri della minoranza, portato alle autorità presenti dal capogruppo Mimmo D’Agostino, il primo cittadino ha abbandonato l’aula del Consiglio comunale. “Un gesto di insofferenza – commentano dall’opposizione – che ha mancato di rispetto ai presenti e dato anche un cattivo esempio ai ragazzi. Nessuno è riuscito a spiegarsi un tale atteggiamento, visto che il discorso del dottor D’Agostino non aveva nessuna vena polemica”.

Il capogruppo aveva invitato i consiglieri comunali a rinunciare a qualche gettone di presenza per consentire una gitastorico-culturale ai ragazzi delle medie, a San Pietro Infine, cittadina del casertano distrutta durante la seconda guerra mondiale e in cui è ambientato un famoso film del regista americano John Huston, “The Battle of San Pietro” del 1945. Proposta, tra l’altro, già avanzata dalla minoranza lo scorso anno ma senza successo. Inoltre, D’Agostino, in risposta ad un’esigenza rappresentata dal dirigente scolastico, proponeva di convocare il Consiglio comunale dei ragazzi almeno una volta al mese, in modo da avvicinare realmente i ragazzi alla politica. E cercava, infine, di concludere il suo intervento leggendo ai ragazzi la poesia del pastore protestante tedesco Martin Niemoeller, deportato in un campo di concentramento a Dachau, ma non gli veniva data la possibilità perché “il tempo stringeva”.

“In un paese democratico, – commenta D’Agostino – non si può negare la libertà di pensiero e d’espressione. E quindi mi si consenta di citare in questa occasione i versi che intendevo proporre ai ragazzi: ‘Prima vennero per gli ebrei e io non dissi nulla perché non ero ebreo.Poi vennero per i comunisti e io non dissi nulla perché non ero comunista.Poi vennero per i sindacalistie io non dissi nulla perché non ero sindacalista. Poi vennero a prendere me.E non era rimasto più nessunoche potesse dire qualcosa’”.

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