Milleproroghe, eliminata la norma sullo stop ad abbattimenti in Campania

di Redazione

 NAPOLI. Alla luce dei rilievi formulati dal presidente della Repubblica la norma già approvata dal Senato sulla sospensione fino al 31 dicembre della demolizione delle abitazioni in Campania è stata eliminata.

“Questa norma era stata fortemente sostenuta dal Pdl campano al fine di fronteggiare la grave situazione abitativa soprattutto per i soggetti che non dispongono di altro alloggio, a causa anche della disastrosa politica urbanistica attuata negli ultimi 15 anni dal centrosinistra in Campania”, fanno sapere i parlamentari del Pdl, i quali hanno espresso rammarico anche “per le manifestazioni di giubilo con cui i deputati della sinistra napoletana e campana hanno accolto la decisione del Capo dello Stato”.

“La nostra – continuano i berlusconiani – era una battaglia a difesa dei più deboli, di chi possiede solo una casa ed è stato privato dalla giunta Bassolino, a differenza di tutti gli altri cittadini italiani, della possibilità di regolarizzare la propria posizione attraverso la procedura della legge istitutiva del condono 2003. Abbiamo combattuto una battaglia giusta”.

Il Gruppo dei “Responsabili”, di cui sono membri gli onorevoli Vincenzo D’Anna e Antonio Milo, proporrà, durante la discussione sulla fiducia al decreto Milleproroghe emendato, di impegnare il governo ad adottare apposite misure per risolvere il problema relativo alla corretta applicazione della legge sul condono in Campania, ovvero consentire l’attività di esercizio di diritto derivante dalla legge nazionale sul condono edilizio di cui hanno beneficiato i cittadini delle altre regioni italiane.

“Risulta poco comprensibile la mancanza di obiezioni da parte del presidente Napolitano, alla norma contenuta nel decreto ‘milleproroghe’, con la quale si riducono i tempi della prescrizione per i contenziosi insorti tra i cittadini e gli istituti bancari a causa dell’ anatocismo, ovvero del calcolo degli interessi passivi che gravavano sui titoli di conti correnti in passivo”. A dichiararlo l’onorevole D’Anna, componente della commissione Sanità e Affari Sociali della Camera dei Deputati. “Lo zelo manifestato nell’avversare la proroga in Campania – aggiunge il parlamentare – non si è manifestato nei confronti di una norma che avvantaggia le banche, danneggiando la legittima rivendicazione dei cittadini italiani, con l’accorciamento dei termini di prescrizione delle cause in corso con gli istituti bancari”.

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