Caserta, 11enne in ospedale col volto devastato: ferito da colpi di fucile

di Nicola Rosselli

 CASERTA. Lotta contro la morte presso l’ospedale per bambini “Santobono” di Napoli, l’undicenne di Teverola (Caserta) che domenica mattina si è presentato in ospedale col volto devastato.

Ai carabinieri del reparto territoriale di Aversa, agli ordini del colonnello Francesco Marra, che conducono le indagini, tocca svelare quello che sembra essere un vero e proprio mistero. Secondo una prima ricostruzione, domenica mattina, verso le 11, P.L., 11 anni, figlio di una coppia di agricoltori di Teverola era in campagna alla periferia di Carinaro. Ed è stato lì che l’hanno rinvenuto sanguinante e privo di sensi due contadini intenti a lavorare i campi. I due gli hanno prestato soccorso, trasportandolo presso il pronto soccorso dell’ospedale “San Giuseppe Moscati” di Aversa. Qui, i sanitari, avendo constatato la gravità delle condizioni, ne hanno disposto il trasferimento presso il “Santobono” di Napoli, dove il bambino è tutt’ora ricoverato, intubato, in prognosi riservata.

In un primo tempo si era ipotizzato che la ferita al volto fosse dovuta ai morsi di un cane o allo scoppio di un petardo. Solo quando i sanitari del nosocomio napoletano hanno sottoposto ad un delicato intervento chirurgico il bambino e hanno rinvenuto diversi pallini proveniente da un fucile da caccia, hanno avuto la certezza che era stato raggiunto da una scarica di arma da fuoco. Ed è sulla ricerca dell’arma che si sono incentrate le ricerche dei carabinieri che, al momento, escludono possa trattarsi del fucile legalmente detenuto dal padre della vittima, perché incompatibile con i pallini rinvenuti nella ferita. In nottata sono state ascoltate diverse persone, ma ancora nulla di utile alle indagini è sinora emerso.

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