Sel denuncia il degrado della biblioteca comunale

di Redazione

 AVERSA. “Fondare biblioteche è come costruire ancora granai pubblici, ammassare riserve contro l’inverno dello spirito che da molti indizi, mio malgrado, vedo venire”.

Sono le parole della grande scrittrice Marguerite Yourcenar che il coordinamento cittadino di Sinistra Ecologia e Libertà “dedica” agli amministratori comunali, denunciando la situazione in cui versa la biblioteca comunale. “A loro queste parole saranno note solo nella lettera, ma non certo nel significato. – dicono i vendoliani – E nonpotrebbe essere diversamente dal momento chei locali dellabiblioteca comunale di Aversa, pur frequentata e benché di recente posta nel ‘ristrutturato-riadeguato’ (?) Palazzo Gaudioso di piazza San Nicola, versano tuttora in uno stato di vergognoso decadimento e, per altri versi, didifficile se non impossibileaccessibilità agli anziani ed ai disabili. Dallelagnanze che ci pervengono a ritmo quotidiano dainumerosi ed abituali utenti (studenti, ricercatori etc.)e dai nostri stessi sopralluoghi si rilevanopermanenti infiltrazioni d’acqua dai soffitti (che tra l’altro stanno facendo marcire alcuni infissi e suppellettili), il mancato funzionamento degli ascensori, l’insufficiente illuminazione degli ambienti ed i ricorrenti guasti agli impianti di climatizzazione e riscaldamento. Tra l’altro è doveroso chiedere all’Amministrazione comunale se risponde al vero o meno la ‘voce’ secondo la quale la ditta incaricata delle pulizie non espleta quotidianamente, comeinvece dovrebbe, il suo servizio nei locali della struttura. Ed ancor di più, se risponde al vero o meno la ‘voce’ secondo la quale i vigili del fuoco non avrebbero concesso finora il certificato di completa agibilità della struttura di Palazzo Gaudioso adibita a biblioteca”.

“Forse – continuano i vendoliani – non ci si rende conto che il degradoinfrastrutturale in cui versa questoservizio, oltre a costituire pericolo-pregiudizio per i suoi utenti ed operatori,determina il deterioramento irreversibile del materiale documentaristico, specie quello antico, in essa custodito. A tutt’oggi, i fogli singoli, i manifesti e i quotidiani d’epoca, appena tirati fuori dai vari faldoni in cui alla rinfusa sono contenuti, si sgretolano spesso come farina. Questo probabilmente non accadrebbe se si rispettassero le vigenti normative di legge in materia archivistica e bibliotecaria che prevedonoperi fogli singoli, i manifesti e i quotidianiuna catalogazionenelle appositesezioni ‘emeroteca’ ‘miscellanea’. La biblioteca, per sua natura, deve essere un luogo di conservazione e poi di trasmissione del sapere, ma con questi presupposti ‘aversani’ viene completamente snaturato il concetto stesso della sua funzione. Insomma, una biblioteca civica non è e non può essere un’ ‘isola ecologica per carta straccia e vecchia’”.

Il circolo di Sel sollecita, pertanto, le autorità comunali preposte “a risolvere immediatamente glievidenti problemi della bibliotecacittadinache allo stato pregiudicano la tutela e lasalvaguardia del rilevantissimo patrimonio librario” ed, al contempo, “acompletare tutti gli adempimenti, previsti per legge,atti a garantirne l’accessibilitànonché la sicurezza e l’incolumità fisicadei suoi frequentatori ed operatori”.

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