Presidente Confesercenti tenta di sfuggire a rapina: auto finisce contro muro

di Nicola Rosselli

poliziaAVERSA. Cerca di sfuggire a due uomini armati di pistola che volevano portarle via l’auto e la borsetta, ma finisce con la vettura contro un muro di un’abitazione ed è costretta al ricovero presso il locale ospedale, dove è tutt’ora ricoverata, ma senza particolari conseguenze.

Ha fatto della sicurezza dei cittadini la bandiera della lotta della Confesercenti, perché Pina Giordano, presidente dell’associazione dei commercianti aversani, coniuga da sempre la sicurezza con l’incremento del commercio. E lunedì sera, ironia della sorte, è stata proprio lei a rimanere vittima di quella delinquenza che ha sempre cercato di combattere con continui appelli alle autorità.

La signora Giordano, 47 anni, residente ad Aversa da tempo, ha passato quello che si è soliti definire un bruttissimo quarto d’ora. Erano verso le 18,30, e la signora, titolare di un negozio di abbigliamento nella centralissima via Roma, stava percorrendo piazza Cirillo, ubicata in pieno centro storico, ospitante un parcheggio di auto, a ridosso di via Seggio, una strada di Aversa, occupata da negozi. Ad un tratto, al momento di rallentare per svoltare, come la stessa vittima ha raccontato ai poliziotti del locale commissariato che indagano sull’accaduto, coordinati dal dirigente Luigi Del Gaudio, si sono letteralmente catapultati nella sua Fiat Panda due giovani, forse entrambi minorenni, che, armati di una pistola, le hanno intimato di scendere e lasciare la vettura e la borsetta. La responsabile della Confesercenti non ha avuto un attimo di esitazione ed ha iniziato ad accelerare, tanto che uno dei due giovani, quello più piccolo, avrebbe gridato al complice in dialetto “Questa l’auto ce la da solo se la uccidiamo”. Ne è conseguito un parapiglia che si è concluso con la Panda che è andata a sbattere contro il muro di cinta della vecchia e abbandonata caserma del distaccamento dei vigili del fuoco in via San Gennaro. Mentre i due rapinatori, che avevano dei cappelli calcati sulla testa per nascondere il volto, riuscivano a fuggire illesi, anche perché si sentivano vicine le sirene di una volante della polizia, avvertita da alcuni passanti, la donna rimaneva in auto impossibilitata a muoversi a seguito del terribile impatto. Non a caso, la vettura è stata rimossa con un carro attrezzi e trasferita presso un autodemolitore.

Sul posto giungevano i poliziotti del commissariato aversano e gli agenti della polizia municipale, oltre ad un’autoambulanza del 118 che ha prestato i primi soccorsi e il trasporto presso il pronto soccorso dell’ospedale “San Giuseppe Moscati”. Qui, tra i primi a giungere il presidente provinciale della Confesercenti e predecessore della Giordano, Maurizio Pollini, che ha espresso la propria solidarietà alla vittima ed ha ricordato come “Pina è stata tra le prime a denunziare la mancanza assoluta di sicurezza per quanti, dopo il calare delle tenebre sono costretti a transitare per il centro storico. Tutti voi ricorderete le denunzie fatte insieme ai ristoratori di piazza Marconi, situata a poche decine di metri dal luogo dell’aggressione. Questo brutto episodio dimostra che non è possibile abbassare la guardia”.

Solidarietà anche dal sindaco Domenico Ciaramella che ha commentato: “Certe cose non dovrebbero proprio accadere. Nonostante gli sforzi sinergici di tutte le forze dell’ordine, carabinieri, polizia, finanza e vigili urbani, la delinquenza, soprattutto la piccola delinquenza, continua a creare insicurezza e paura tra i cittadini. Questa amministrazione continuerà sulla strada intrapresa di rendere le strade cittadine sempre più sicure”.

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