Piano Casa, Mattiello: “Niente speculazioni”

di Livia Fattore

Giuseppe MattielloAVERSA. “Non abbiamo soluzioni preconfezionate né consentiremo speculazioni, vogliamo solo assicurare la massima trasparenza e partecipazione”.

Giuseppe Mattiello, assessore all’urbanistica al comune di Aversa, è categorico su quelle che saranno le norme comportamentali (decise in una precedente riunione di maggioranza) dell’amministrazione comunale in merito al Piano Casa. E, per conforto, detta il calendario dei coinvolgimenti di soggetti istituzionali e non dell’immediato futuro, prima di giungere alla decisione finale: suggerimenti dei cittadini, consultazioni con rappresentanti delle due facoltà cittadine e degli ordini degli architetti e degli ingegneri, confronto con tutte le forze politiche. Di seguito le tappe di una settimana che si preannunzia frenetica per un argomento di vitale importanza anche per lo sviluppo sociale e non solo economico della città. Attraverso un pubblico manifesto, i cittadini di Aversa sono stati invitati a fornire all’amministrazione comunale, entro il 15 febbraio prossimo, eventuali suggerimenti che non si limitino al particolare del singolo fabbisogno. Per martedì prossimo, lo stesso assessore ha invitato tutti i consiglieri comunali, di maggioranza e opposizione, ad un incontro pubblico, presso l’aula consiliare, con l’obiettivo di un primo confronto che auspica “franco e leale, perché – spiega Mattiello – se è vero che nessuno deve consentire speculazioni ai danni della città, è anche vero che non si può essere miopi. L’obiettivo è quello di attrarre capitali privati e lo si può fare in maniera coerente con lo sviluppo, anche attraverso la contrattazione di scopo con le stesse parti private, cercando di trovare un terreno di utilità comune tra i due interessi in gioco”.

Due giorni dopo, giovedì, giornata ricca di appuntamenti per Mattiello, che in mattinata incontrerà i componenti della commissione consiliare urbanistica, appositamente convocati dal presidente Giuseppe Stabile. Nel pomeriggio, invece, confronto aperto con i presidi o loro rappresentanti delle due facoltà universitarie di architettura e ingegneria, nel loro doppio ruolo di tecnici e di realtà istituzionali che vivono il territorio, con i presidenti degli ordini degli architetti Enrico De Cristofaro, e degli ingegneri Vittorio Severino, che sono, guarda caso, entrambi aversani. Presenti, inoltre, per garantire la maggiore rappresentatività possibile, anche il presidente della commissione consiliare statuto Mimmo Rosato e dello stesso Stabile. “Si tratta di una scelta precisa. – commenta l’ingegner Mattiello – Più incontri avremo, più avremo il fiato sul collo dell’opinione pubblica; più i riflettori saranno accesi, più sarà facile evitare eventuali e sempre possibili fughi in avanti. Anche per questo ho voluto ricevere da tutti gli aversani che siano interessati i loro suggerimenti”.

Insomma, gli amministratori aversani cercano, questa volta, di non ripetere gli errori dello scorso anno, quando, proprio di questi tempi, vararono in Consiglio comunale, con una maggioranza trasversale, anche contro il parere della commissione consiliare urbanistica, una decisione secondo la quale nessun intervento edilizio di alcun tipo poteva essere fatto ad Aversa. Una scelta assurda, perché si poneva anche contro la stessa legge regionale che alcuni interventi, anche se limitati, li prevedeva senza che fossero fatti propri dai Comuni. Questa volta, anche grazie ai nuovi termini concessi dalla Regione Campania, si intende fare sul serio e non decidere sotto l’onda dell’emotività.

In città c’è soprattutto il tormentone dell’area ex Texas che alcuni vorrebbero trasformata in campus universitario ed altri interessata ad interventi contrattati tra privati e istituzioni. Ma non si può dimenticare l’importanza del centro storico cittadino, per il quale, soprattutto in quella parte più antica, sono già previsti interventi di riqualificazione grazie ai fondi europei dei quali si sta interessando l’assessore alle attività complesse Isidoro Orabona. Ed è proprio il recupero del centro antico l’altra grossa scommessa sulla quale Aversa dovrà puntare.

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