New Dreams: “Aversa città da visitare e da…mangiare”

di Redazione

 AVERSA. Dinanzi alla mole di notizie negative che negli ultimi tempi caratterizzano il territorio aversano, l’associazione “New Dreams” di Donato Liotto ricorda, per chi non lo sapesse, che Aversa è una città da visitare e anche da…mangiare.

“Vogliamo parlarvi della grande tradizione culinaria della cucina aversana. Quando si parla di storia si può ben configurare anche questo argomento inserendolo a ‘pieno titolo’ nella cultura della città di Aversa. Gli occhi si riempiono nel guardare ed ammirare i tanti monumenti presenti in città, ma dopo tanto camminare una sosta per riposare ci sta davvero bene. Allora dobbiamo approfittare anche di questo aspetto che senz’altro primeggia nel contesto cittadino, visti i tanti locali e trattorie storiche presenti. Bando alle ciance…e riempiamoci le pance. Certo, si può iniziare con una buona mozzarella aversana, “L’Oro bianco di Aversa”, accompagnandola con dei pomodorini conditi solo con olio e origano…na prelibatezza! Poi passiamo ai primi: “’O scarparielle”, pasta locale, piatto semplice e povero…ma davvero buonissimo, pieno di parmigiano e peperoncino, accompagnato da un vino rosso locale. E’ a morta soja! Oppure si può scegliere: paste e fasule con il pane e con le cotiche, pasta al ragù con braciole, e se proprio volete cambiare da terra a mare…nu piatte cù ‘e linguine ai frutti di mare dal sapore afrodisiaco…tanto da annoverarlo negli annali storici dei palati fini. Bene! Passiamo ai secondi: una bistecca ai ferri, salsiccia e friarielli, polpette,carciofi alla brace, puparuole do ciumme, ‘nzalata capricciose, e si proprio vi va ‘pupaccelle aversane’ forte e piccante. Si potrebbe aggiungere altro, meglio fermarci qua. Ma per concludere non può certo mancare il dolce tipico aversano, la ‘polacca’, e aggiungiamo pure nu babbà. Di piatti della tradizione aversana ce ne sono in quantità. Bisogna solo sapere i posti giusti e, statene certi, nella ‘città delle cento chiese’ troverete anche e riscontrerete che forse Aversa è anche la ‘città dei cento ristoranti’. In ogni locale troverete ciò che vorrete, la tradizione della cucina nostrana è rimasta intatta proprio come ai ‘tempi antichi’. Sul braciere o sul camino non poteva mancare questa segnalazione che va ad arricchire un percorso misto, ‘fuso’ tra storia, cultura e alle tradizioni di una città che non è eufemismo definire davvero senza eguali”.

Liotto invita a visitare il sito dell’associazione (www.associazionenewdreams.it) e a lasciare consigli e suggerimenti e segnalazioni sulle bellezze e sulle positività del territorio.

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