Riapre cantiere sequestrato e con sei operai in nero

di Redazione

carabinieri SAN FELICE A C. I carabinieri della stazione di San Felice a Cancello hanno eseguito dei controlli in via Tavernole, presso un cantiere edile, e hanno denunciato in stato di libertà per diversi reati sia il proprietario che i sei operai trovati sul posto.

Il cantiere era già stato controllato nell’agosto scorso dai carabinieri e, nella circostanza, i militari avevano constatato che si trattava di un fabbricato in costruzione completamente abusivo, da adibire a civile abitazione, suddiviso in due piani delle dimensioni totali di circa 260 metri quadri. Il manufatto era stato posto sotto sequestro e C.F., 39 anni, di San Felice, proprietario del terreno e committente dei lavori, era stato denunciato per abuso edilizio e nominato custode giudiziale.

Nella mattinata del 4 gennaio i militari hanno accertato che nel cantiere di via Tavernole i sigilli erano stati violati e i lavori stavano continuando; infatti erano in corso opere di tramezzatura, intonacatura ed impiantistica elettrica e idrica. Alla luce di quanto accertato il fabbricato è stato risottoposto a sequestro e C.F., sempre in qualità di proprietario e committente dei lavori, è stato ridenunciato per abuso edilizio nonché per violazione dei sigilli. Assieme a lui sono state denunciate per gli stessi reati anche le sei persone che lavoravano sul posto: P.F., cl. 1988; L.M., cl. 1965; M.G., cl. 1986; L.V., cl. 1963; R.A., cl. 1963, tutti di San Felice; e P.V., cl. 1946, di Arienzo.

Come se non bastasse, è emerso che tutti gli operai stavano lavorando in nero ed il cantiere, essendo abusivo, era privo di qualsiasi documentazione obbligatoria. Il C.F. è stato pertanto denunciato anche per i reati in materia di sfruttamento del lavoro irregolare e segnalato per l’irrogazione delle sanzioni amministrative previste per circa 20mila euro.

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