Forum e Informagiovani: “Il Comune ignora la petizione”

di Redazione

 PARETE. I promotori della raccolta firme per l’attivazione del Forum Giovanile e dell’ufficio Informagiovani, lamentano la totale indifferenza del Comune rispetto alla loro iniziativa.

Raffaele Tessitore, Daniele Filoso e Giovanni Picone, in una nota spiegano: “Ad ottobre scorso abbiamo organizzato una petizione popolare con l’obiettivo di spronare l’amministrazione comunale sulla questione delle politiche giovanili, puntando l’attenzione su due strumenti di facile realizzazione e rapida attivazione: il Forum Giovanile e l’ufficio Informagiovani, già presenti in molti comuni della provincia di Caserta e molto utili per la crescita delle giovani generazioni. Il Forum, avvicinando i giovani alle istituzioni, consente di programmare progetti riguardanti vari settori (arte, cultura, socialità, sport) che possono essere finanziati dalla Regione che ogni anno stanzia fondi specifici per queste attività. L’Informagiovani, invece, è un vero e proprio canale di informazione per la formazione professionale, diritti, opportunità per l’estero,servizio civile e tanto altro”.

“Abbiamo raccolto – continuano – 110 firme di giovani residenti a Parete di età compresa tra i 18 e i 30 anni, abbiamo protocollato la petizione al Comune il giorno 18 ottobre (protocollo numero 4977) e consegnato una copia direttamente nelle mani del sindaco, con la speranza che le nostre richieste fossero prese in seria considerazione visto che andavano nella direzione della crescita dei giovani del nostro comune. Tuttavia, dobbiamo constatare che, nonostante siano trascorsi i 60 giorni previsti per ricevere la risposta scritta e motivata dall’ente comunale (come previsto dallo statuto comunale), nessuno di noi sottoscrittori indicati come referenti per le comunicazioni è stato contattato in nessun modo. Siamo consapevoli del fatto che il sindaco è stato molto impegnato ultimamente per la questione rifiuti, ma non comprendiamo il motivo per il quale altri amministratori, come per esempio l’assessore alle politiche sociali o l’assessore alla cultura, non abbiano nemmeno preso in considerazione la cosa o, se l’hanno fatto, perché non ci hanno dato risposta, positiva o negativa essa sia”.

“Ci chiediamo: – concludono i promotori della petizione – cosa c’è di più politicamente gratificante per un’amministrazione comunale che ascoltare e dare risposte alle istanze dei giovani della propria comunità? Cosa c’è di strano nell’attivare due innocui strumenti di politiche giovanili quasi a costo zero in territori difficili come il nostro? Non ci sembra di chiedere la luna ma solo opportunità di crescita che è di nostro diritto”.

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