Unità medica da Marcianise a San Felice, protestano i sindacati

di Redazione

ospedale di MarcianiseMARCIANISE. Mercoledì 26 gennaio si sono riunite con urgenza presso il presidio ospedaliero di Marcianise le organizzazioni sindacali del comparto e della dirigenza medica per comunicare le proprie rimostranze …

… nei confronti dell’ultima disposizione di trasferimento di unità medica verso l’ospedale di San Felice a Cancello, a firma del Capo servizio gestione risorse umane, Concetta Cosentino, e del commissario Menduni. “Tale disposizione – spiegano in una nota i sindacati – ha creato di fatto una tensione da parte dei lavoratori dell’ospedale di Marcianise per il disservizio creatosi che acuisce ulteriormente la grave carenza di personale sanitario già cronicamente esistente al presidio, pregiudicando la continuità nell’attività medica, carenza di personale che non ha consentito nemmeno di attivare il triage”.

Le organizzazioni sindacalinon condividono il provvedimento di mobilità da Marcianise, perché “tale disposizione contrasta quanto previsto dai Decreti Regionali n. 49/2010 e n. 55/2010, i quali stabiliscono che il personale non può essere sottratto da ospedali per i quali non è programmata la chiusura e che sono addirittura sede di emergenza, né trasferito a presidi che dovranno essere dismessi e per i quali, in ogni caso, il piano regionale non prevede l’erogazione di prestazioni urgenti. Si aggiunga che non essendo stati ancora concertati i regolamenti inerenti le modalità di trasferimento del personale, lo stesso debba essere considerato assolutamente arbitrario. Si ritiene, invece, che l’ospedale di Marcianise debba essere potenziato di risorse umane e di tecnologiche a partire dalla necessità di dotarlo, per le prestazioni che deve garantire, di almeno una Tac, richiesta ancora ad oggi rimasta disattesa”.

I sindacati invitano, pertanto, a revocare la disposizione di servizio ma anche di programmare definitivamente le attività del nuovo presidio ospedaliero di Marcianise, in base al fabbisogno sanitario e di dotazione organica, in ottemperanza ai Decreti Regionali sopra menzionati. “Già più volte – spiega il segretario provinciale Cisl Fps Nicola Cristianiabbiamo rappresentato al nuovo Commissario che le mobilità d’urgenza devono essere sospese e occorre immediatamente riformulare le dotazioni organiche di ogni presidio ospedaliero, studiando altresì un progetto per il rilancio dell’azienda sanitaria locale e quindi della rete ospedaliera con una nuova programmazione che vada a soddisfare finalmente le reali esigenze dell’utenza”.

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