Cementir, via libera ad ampliamento. Comitato: “Traditi da Polverino”

di Redazione

Giovanna MaiettaMADDALONI. “La Commissione regionale per la valutazione di impatto ambientale dà il via libera all’ampliamento della Cementir. Ora c’è anche il decreto, nonostante si è tentato in tutti i modi di bloccarlo.

Caldoro – spiegano dal comitato per il ‘No’ all’ampliamento – ha completamente ignorato la volontà espressa all’unanimità dal Consiglio Regionale, che, con un ordine del giorno, poneva in essere tutte le azioni di contrasto al parere favorevole già espresso alla Conferenza dei Servizi. Con quest’ultimo provvedimento, i casertani sono stati traditi ancora una volta traditi dal concittadino consigliere regionale, Angelo Polverino, che si era fatto paladino contro la Cementir in campagna elettorale. Con Polverino viene accontentato pure il sindaco di Maddaloni, Antonio Cerreto, sempre del Pdl, a cui saranno garantiti i ristori per evitare il dissesto finanziario del suo Comune”.

La portavoce del Comitato No Ampliamento Cementir, Giovanna Maietta (nella foto), mette sotto accusa il Pdl e il decreto dirigenziale della Regione Campania del 22.12.2010, n. 1292. “Il Pdl – dice Maietta – si conferma sempre di più il partito dei cavaioli e delle discariche. A Caserta, in pochi mesi, ha messo in atto un servilismo politico senza precedenti, che ha annullato l’ esasperata condanna del napolicentrismo del passato. Prima il sì all’apertura della Cava Mastroianni per accogliere i rifiuti di Napoli ed ora l’ampliamento della Cava Vittoria, deciso da Caldoro e Polverino. Non ci sono parole e soprattutto il comportamento di Caldoro è a dir poco indecente, perchè calpesta il rispetto istituzionale che ci deve essere tra il Consiglio e la Giunta regionale. Caldoro ha fatto diventare carta straccia la volontà di tutti i Consiglieri regionali, che hanno detto no all’ampliamento della Cementir. Questo significa che i suoi consiglieri non contano niente, ma conta solo quello che viene imposto dalla lobby del cemento. La lobby della prosecuzione dell’attività estrattiva, che si è accordata con la politica che sta in alto, dopo il fallito tentativo del sindaco Cerreto di difendere la Cementir. Il centrodestra che conta, con l’ordine del giorno presentato dall’opposizione, è stato messo in difficoltà ed è subito corso ai ripari, scrivendo e pubblicando il decreto di ampliamento della Cava Vittoria. Un decreto che ribadisce che la Cementir ricade in un’area di crisi e che riconosce la precarietà dovuta alla devastazione dei Colli Tifatini ed al rischio ambientale. Nonostante questo, la Regione ha stabilito che si può continuare a cavare”.

“E’ la sconfitta di tutto un territorio – aggiunge Maietta – che continuerà a vivere, per altri 20 anni, nella polvere e nelle malattie. Serve adesso e con somma urgenza l’istituzione del Registro dei tumori. E’ l’unico strumento in grado di dimostrare il nesso che c’è tra l’attività estrattiva e la mortalità sempre più elevata che si registra nella zona compresa tra Caserta e Maddaloni”.

Il Comitato No Ampliamento Cementir non si dà per vinto ed annuncia nuove battaglie. “Sicuramente – sottolinea Maietta – impugneremo il decreto per permettere ai Consiglieri regionali che ci sono stati vicini senza ipocrisie, di intervenire con la legge sulla delocalizzazione delle industrie insalubri sul nostro territorio, visto che l’on. Polverino non ha provveduto a farlo. E’ una legge di iniziativa popolare già pronta e che avevamo affidato inutilmente al consigliere di Caserta, che volutamente non ha protocollato. Poi provvederemo a presidiare la struttura del Policlinico. L’onorevole Caldoro – conclude la portavoce del Comitato – deve dimostrare nei confronti del Policlinico la stessa attenzione e lo stesso riguardo che ha avuto per la Cementir. Il Policlinico rimane l’unica speranza di un territorio abbandonato dalla politica, che ha deciso di investire solo sulla Cementir in seguito al fallimento dell’Interporto, diventato centro commerciale, dell’aeroporto di Grazzanise, dove i lavori, a detta sempre di Caldoro, inizieranno nel 2020, e dello stesso Policlinico, costato 42 milioni, per avere la classica cattedrale nel deserto”.

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