Rubygate, i legali del premier: “Non andrà dai pm”

di Redazione

Silvio Berlusconi e Niccolò GhediniMILANO.Lo aveva già anticipato Silvio Berlusconi, ora è ufficiale. I suoi legali hanno comunicato, tramite una nota inviata al tribunale di Milano, che il presidente del Consiglio non si presenterà perdifendersi dalle accuse di concussione e prostituzione minorile nell’ambito dell’inchiesta Ruby.

Nella comunicazione inviata dgli avvocati Piero Longo e Niccolò Ghedini, si legge che la procura di Milano non è competente a indagare sulla vicenda. I difensori di Berlusconi definiranno la loro strategia difensiva dopo che la giunta per le autorizzazioni della Camera si sarà espressa sull’autorizzazione a perquisire Giuseppe Spinelli, contabile del Capo del Governo che si era opposto all’ingresso delle forze dell’ordine dei suoi uffici dichiarandoli di “pertinenza politica dell’onorevole Berlusconi”.

Oltre a ritenere insufficienti le accuse, la difesa del Cavaliere considera che le indagini sono di competenza del Tribunale dei ministri in quanto Berlusconi, quando la notte tra il 27 e il 28 maggio scorsi telefonò in Questura per ottenere il ‘rilascio’ di Ruby, agiì nell’esercizio delle sue funzioni. Di contro, la procura milanese ritiene che il premier, quella sera, avrebbe esercitato pressioni con abuso della “qualità” di capo del Governo, e dunque non nell’esercizio delle sue funzioni. Una questione che non è escluso possa portare a sollevare un conflitto di attribuzione.

Intanto, è probabile che i pm milanesi andranno avanti e a breve inoltreranno al gip la richiesta di giudizio immediato per Berlusconi. La notificaè già stata inviata e prevede la data di comparizione per sabato 22, domenica 23 o lunedì 24 gennaio.

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