Ruby: “Violentata a nove anni dai miei zii”

di Redazione

RubyROMA. Karima El Mahrohug, detta “Ruby”, ha raccontato di essere stata violentata a nove anni da due zii, fratelli di suo padre.

La confessione arrivadurante la registrazione di Kalispera!, la trasmissione di Alfonso Signorini, in onda mercoledì sera su Canale 5, dalle ore 23. “A nove anni – ha detto- fui violentata da due miei zii, fratello di mio padre. L’unica persona con cui ebbi il coraggio di parlare fu mia madre che mi disse: ‘Stai zitta perché se papà scopre che non sei vergine ammazza te'”.

“WONDER WOMAN”.Ruby sarebbe stata cacciata di casa, cominciando il giorno stesso a rubare e ad “inventarsi una vita parallela”, in cui raccontava di avere 18 anni e di essere egiziana. “Mi sono nascosta dietro la figura di una Wonder Woman – ha sostenuto – fino a quando ho trovato il coraggio di mostrare le lacrime, grazie al mio ragazzo”. La 18enne marocchina ha raccontato di essere fuggita di casa a 12 anni e di aver fatto la prima “cavolata” proprio in quell’occasione. Uscita dall’abitazione dei suoi genitori a Letojanni, ha ricordato, rubò la borsa di una ragazza in un bar e si recò in un albergo registrandosi con il codice fiscale della giovane derubata. “La mattina appena uscita dall’albergo – ha detto – mi sono trovata davanti le macchine dei carabinieri”. Hai fatto tanti altri sbagli? “Si, ne ho fatti abbastanza, non per quanto riguarda i furti ma le persone: quel problema di raccontare una vita parallela e inventarsi delle cavolate”. “A tutti dicevo di avere 18 anni, dicevo di non essere marocchina, dicevo sempre che ero egiziana”, ha raccontato.

“BERLUSCONI NON MI HA MAI TOCCATA”.Nella prima parte dell’intervista, la ragazza non ha parlato della vicenda giudiziaria in cui è coinvolta. Ha invece raccontato quella che è stata la sua “vita parallela” in cui diceva continuamente di essere egiziana, non marocchina. Ha poi detto che quando, a 12 anni, decise di cambiare religione, suo padre la punì “con una padella di olio bollente” addosso tanto che ne porta ancora i segni in testa (e li mostra alla telecamera) e su una spalla. Ruby ha poi ribadito di non aver mai avuto rapporti sessuali con il presidente del Consiglio: “Sono io la prima a dire che lui non mi ha mai toccata con un dito”. Poi giura: “Mai fatto la prostituta”. Ha raccontato di aver provato in un’occasione a prostituirsi e di non esserci riuscita. “C’è un detto che mi diceva sempre mia madre e io ci credo: “puttane si nasce, non si diventa””, ha ricordato.

“MAI DETTO DI ESSERE NIPOTE MUBARACK”.Nella sua controffensiva in tv, Ruby, smentendo quanto afferma nelle intercettazioni, racconta di non aver mai detto al premier di essere parente del presidente egiziano Mubarak. Ruby ha anche ricostruito la sera del 14 febbraio 2010 quando andò a cena ad Arcore. “Piacere Ruby – si presentò la ragazza – ho 24 anni”. Aggiunse poi di essere egiziana, non marocchina. La vicenda della “nipote di Mubarak”, come il premier la qualificò nella sua telefonata in questura, Ruby sostiene di averla appresa “dai giornali”. Berlusconi? “Lo stimo come persona perché nella mia vita non ho mai trovato una persona che mi abbia aiutato come lui”. La giovane marocchina riferisce anche che il premier, la prima volta che andò ad Arcore, il 14 febbraio 2010, dopo averla ascoltata “meglio di tutti gli psicologi delle comunità in cui sono stata” le ha regalato 7000 euro in una busta chiusa, che lei ha aperto solo allontanandosi da Villa San Martino dopo cena “perché mi ha detto che ero intelligente e dovevo studiare”. “Berlusconi in un’altra occasione mi regalò anche una collana”, ha aggiunto la ragazza che ha specificato di esser stata portata a cena da Berlusconi da un’amica.

“MAI CHIESTI 5 MILIONI”.Nel corso della trasmissione Ruby ha anche detto di non avere mai chiesto 5 milioni di euro a Berlusconi per garantire il suo silenzio, come si evince da una sua intercettazione telefonica. Quando le è stato chiesto ragione dell’intercettazione, la ragazza ha risposto: “Assolutamente non l’ho detto. Posso dire delle esagerazioni, ma non questo”. “Non capisco più – ha aggiunto – quello che è vero o quello che viene scritto”. “Non voglio attaccare i pm – ha proseguito – ma ad arrivare ad aggredire una ragazza così… Io aspetto dal primo novembre di essere sentita”. Ruby “Rubacuori” ha detto di avere incontrato “pochissime volte” Silvio Berlusconi, e di non avere passato “tre sere di fila” nell’abitazione del presidente del Consiglio, come è invece evidenziato dal tracciato del suo cellulare nelle indagini. Ruby ha detto, in sostanza, di non avere avuto sempre con se il cellulare in quelle occasioni. Poi svela: “Presto mi sposerò con il mio fidanzato Luca Risso“, proprietario di discoteche e fidanzato di Ruby, presente in studio al fianco della 18enne.

BEGAN: “BUNGA BUNGA SONO IO”.Mentre Ruby parla (in differita) da Signorini, l’attrice di origine tedesca Sabina Began, nota alle cronache mondane come l’ape regina che organizzava le feste del premier a Palazzo Grazioli, difende Berlusconi in diretta tv a SkyTg24. La donna afferma che nessuna orgia c’è mai stata nella residenza di Berlusconi ad Arcore: “È assurdo, è una cosa inventata”. Began ha anche fornito una nuova versione sul “Bunga Bunga”: “Non è un rito erotico, è il soprannome che mi hanno dato, e non ci trovo niente di strano perché mi ritengo un po’ una scimmia…”. In ogni caso, ha detto l’attrice, “posso giurare che il presidente non ha mai fatto sesso con Ruby, e neanche con Noemi”. Berlusconi “non è un mostro e lo amo con tutta me stessa. “Provo per quest’uomo un amore vero – ha aggiunto -. L’amore che non ho potuto dare ad altri l’ho dedicato a lui e mi sento fortunata di poter venire a difenderlo”. E aggiunge: “Sono io colpevole di tutte quelle feste, le ho organizzate per farlo divertire perché il premier è una persona bella e sola”. “Forse è anche colpa mia, o del presidente, far entrare tante persone. – ha spiegato – Ma non chiedi quanti anni hai. Poi lui è una persona molto tranquilla”. “Lui – ha aggiunto – non ci sta neanche. Sta seduto 10 minuti a cena poi si alza e sta al telefono tutta la sera, o sta scrivendo una cosa o si deve preparare. Entra, esce”.

“PM VOLEVA FARMI FIRMARE DICHIARAZIONE CONTRO BERLUSCONI”.Poi la Began svela un particolare di un suo interrogatorio che non mancherà di scatenare polemiche: “Quandodue anni fa ci fu il primo scandalo sulle feste, e dicevano che io ero l’ape regina e la chiave di tutto questo, sono andata dai pm”. Il magistrato “è stato gentile ma per quattro volte ho dovuto dire che non era così, ho pianto poi stavo per firmare” e mi sono accorta che “sul foglio c’era scritto ‘il presidente va con le ragazze”. Io non ho detto questo e non ho firmato. Certo – aggiunge – so che quello che sto dicendo è pesante ma è la verità. Ho dovuto spiegare ai pm che non era così quello che ho detto”. È andata così: “Ve lo giuro su mio padre che è morto. Sono stata lì a urlare, a piangere e a difendermi”. Alla fine “ho firmato quello che dicevo io. L’ho fatto riscrivere”.

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