ROMA.Un documento per tutte le cerimonie di inaugurazione dellanno giudiziario. E quello dellAnm. “Gli attacchi ai magistrati sono contro la giustizia e la costituzione.
Sono contro la giustizia – si legge nel documento – insulti, le offese, le campagne di denigrazione di singoli giudici, le minacce di punizione, gli annunci di riforme dichiaratamente concepite come strumenti di ritorsione verso una magistratura ritenuta colpevole solo perché si ostina ad adempiere al proprio dovere di accertare la commissione dei reati e di applicare la legge imparzialmente e in maniera uguale nei confronti di tutti i cittadini”.
Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, a margine dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario a Milano, ha spiegato che non è ancora stato deciso se ci sarà o meno una manifestazione del Pdl il 13 febbraio prossimo e ha precisato che, qualora si facesse, non sarà una manifestazione contro i magistrati. “Non è stato ancora deciso se la manifestazione si farà – ha spiegato Formigoni – semmai decidessimo di farla, sarà a sostegno dell’attività di governo e per spiegare ai cittadini quello che ha fatto il governo”. Alla domanda se sarà una manifestazione contro i magistrati di Milano, il governatore lombardo ha risposto: “assolutamente no. Non è nostro costume fare manifestazioni contro qualcuno, ma se ci sarà, sarà propositiva e positiva”. A chi gli ha fatto notare che per quel giorno è stata organizzata anche una manifestazione da Michele Santoro a sostegno dei magistrati, Formigoni ha risposto che “la libertà di manifestare riguarda tutti”, aggiungendo che “bisogna recuperare un clima più sereno nel nostro Paese e ognuno deve fare la sua parte con rispetto degli altri”. Infine, il governatore ha fatto notare che in questi anni c’è stato “un eccesso di intercettazioni”. E a chi gli chiedeva se il riferimento fosse al caso Ruby, ha risposto: “no sto parlando in generale”.
“Resistenze corporative” che vengono da più parti “ostacolano qualsiasi tentativo di riforma del sistema giudiziario italiano”. Lo ha ribadito il ministro della Giustizia Angelino Alfano alla cerimonia di apertura dellanno giudiziario della Corte dAppello di Roma. Il ministro ha garantito che “non ci sottrarremo al confronto delle idee” purché si tenga conto del richiamo del primo presidente della Corte di Cassazione secondo cui sul tema dellefficienza della giustizia “nessuno può chiamarsi fuori limitandosi ad additare le colpe altrui”. Alfano ha sottolineato come questa “regola”, purtroppo, è rimasta spesso inascoltata anche per le resistenze corporative.
“La magistratura associata vuole parlare un’unica voce: idealmente e moralmente tutta la magistratura italiana è a Milano” ha detto il presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara, rispondendo al videomessaggio di ieri sera del presidente del Consiglio. “Gli attacchi che ci sono stati in questi giorni – ha sottolineato Palamara – sono stati attacchi contro la giustizia e contro la costituzione”. “Al di là delle parole bisogna passare ai fatti: bisogna dare priorità a quello che chiediamo da tempo, cioè dare centralità al tema dell’efficienza del servizio giustizia. E purtroppo questo non accade” ha detto Palamara commentando la relazione del ministro Alfano. “Perdiamo tempo – ha detto Palamara – con gli insulti e le denigrazioni al singolo magistrato che sono in realtà insulti a tutta la magistratura e trascuriamo le problematiche attuali. ull’informatica basta annunci, e basta interventi tampone. Noi cooperiamo per primi, vogliamo rispetto e che si metta al centro dell’attenzione il vero tema: far funzionare meglio il processo, invece di strumentalizzare le inchieste giudiziarie e di ricorrere ad intimidazioni, di rispolverare addirittura fatti di 30 anni or sono per colpire il singolo magistrato”.