Traffico rifiuti speciali tra Campania e Puglia: sequestri nell’aversano

di Redazione

Noe CASAPESENNA.I carabinieri del Noe di Salerno hanno scoperto un traffico illecito di rifiuti speciali non pericolosi e, su disposizione della procura di Napoli, arrestato nove persone e sequestrato due impianti di recupero di rifiuti, un laboratorio di analisi chimiche e 58 automezzi.

I due impianti si trovano a Cava de Tirreni (Salerno) e a Cerrignola (Foggia) mentre il laboratorio di analisi ha sede a Salerno. Gli arrestati sono nel carcere napoletano di Poggioreale.

I 58 automezzi (motrici, trattori stradali e semirimorchi) erano nella disponibilità di quattro aziende di trasporti,quattro della provincia di Caserta (Castel Volturno, Casapesenna, San Marcellino e San Tammaro) e una di Sant’Egidio del Monte Albino, nel salernitano.

I reati contestati dalla Procura della Repubblica di Napoli si riferiscono al periodo compreso tra luglio 2008 e ottobre 2009, e riguardano la trasformazione del pomodoro ad Angri, Sarno e Fisciano.

In particolare, si è accertato che gli indagati, servendosi dei due impianti di recupero di Cava de’ Tirreni e Cerignola, dell’intermediazione di una società di servizi ambientali di Angri (Salerno) e del trasporto realizzato dai mezzi di diverse società, gestivano abusivamente ingenti quantitativi di rifiuti speciali non pericolosi. I “fanghi prodotti da operazioni di lavaggio, pulizia, sbucciatura, centrifugazione e separazione di componenti” venivano raccolti, trasportati e poi recuperati illecitamente.

Secondo quanto contestato dai magistrati della sezione reati ambientali della Procura della Repubblica di Napoli, sono state circa 10mila le tonnellate di rifiuti prodotte da un noto gruppo industriale conserviero nei suoi tre stabilimenti e poi smaltite secondo modalità vietate dalla legge. Attraverso falsi certificati, stilati presso un laboratorio di analisi chimiche di Salerno, veniva modificata la classificazione dei rifiuti per evitare il maggior costo di conferimento presso gli impianti di compostaggio. I fanghi prodotti in seguito alla produzione di conserve di pomodoro, inoltre, venivano smaltiti illecitamente presso una cava dismessa di Cerignola nella quale era stata realizzata una vera e propria discarica abusiva per ingenti quantità di rifiuti speciali non pericolosi

Intantola Guardia di Finanza di Battipaglia (Salerno) ha sequestrato un’area di circa 1700 metri quadrati adibita a discarica abusiva a Palomonte. I finanzieri hanno rinvenuto in un fondo agricolo rifiuti speciali pericolosi, come carcasse di camion e mezzi agricoli, fusti di oli esausti, pneumatici e ferraglia. Una persona è stata denunciata.

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